Presidio fino a mezzanotte agli accessi del Parco Lambro

Un piano per fermare il caos di ristoranti e bar illegali: in Zona destra e sinistra d'accordo contro gli abusivi

Presidio fino a mezzanotte agli accessi del Parco Lambro

Finalmente un giro di vite sul Parco Lambro, teatro di un abusivismo fuori controllo, che nei fine settimana arriva a contemplare veri e propri «ristoranti» con cucine e servizio ai tavoli, ovviamente senza permesso. Il fenomeno già negli anni scorsi si era presentato con l'arrivo della bella stagione, ma nelle ultime settimane ha assunto forme e dimensioni preoccupanti, tali da non poter essere più ignorate neanche dalla sinistra.

Ecco dunque il tentativo di intervenire. Controlli intensivi agli accessi del parco è ciò che adesso chiede il Municipio 3, votando a larga maggioranza un documento che metto nero su bianco la possibile soluzione: presìdi di polizia locale dalle 15 alle 24 il venerdì e addirittura dalle 7 alle 24 nei sabato, domenica e nei festivi, giorni ovviamente più complessi degli altri per l'enorme afflusso di persone alle aree verdi. La proposta di delibera della Zona contiene altri sette punti di intervento, compresi immaginifici incontri con le «comunità straniere maggiormente presenti a Milano», in particolare quelle latino-americane. Sul giro di vite previsto come priorità, comunque, è d'accordo il capogruppo di Forza Italia Marco Cagnolati, che da tempo solleva con forza la questione dell'abusivismo dilagante, denunciandone la recente degenerazione. «Io sono soddisfatto perché al primo punto ci sono presìdi fissi, addirittura dalle 7 alle 24 - spiega Cagnolati, che ha votato a favore della proposta insieme alla maggioranza del Municipio 3, governato dal centrosinistra - è vero che sono stati approvati anche altri punti, come le aree attrezzate con tavoli e panche, ma se si facesse rispettare il primo punto non ci sarebbero più problemi. Mi aspetto che già da questo fine settimana si provi a dar corso a questo controllo». Meno convinta invece la Lega, che sul documento si è astenuta. Il consigliere Gianluca Boari, che ha parlato a nome del gruppo del Carroccio, chiede sequestri dei materiali utilizzati e veri e propri blitz all'interno delle aree verdi, e giudica «inattuabile e contraddittorio il documento». Inattuabile per la previsione di vigili in un arco orario così ampio, contraddittorio per la previsione di aree attrezzate. «Va bene l'intenzione di controllare, ma la soluzione dei presidi fissi non sarebbe sostenibile se applicata a tutti i parchi, meglio blitz a rotazione nelle varie aree verdi - spiega - inoltre il documento prevede soluzioni che non determinano o un reale contrasto ma un incentivo del fenomeno abusivismo».

«I sequestri andrebbero fatti e possono essere fatti agli

ingressi - replica Cagnolati - ma un conto è impedire che entrino, controllando singoli individui, altro è tentare sequestri a migliaia di persone. Diventa un problema di ordine pubblico e noi dobbiamo prevenire scontri».

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