Tensione e razzismo al termine di una partita di calcio tra bambini. Con tanto di discussione finale e denuncia per frasi pesanti dette nei confronti del padre di un piccolo calciatore di otto anni, di origini cinesi. Le frasi incriminate, secondo quanto riportato da Milanotoday, sarebbero state pronunciate dal responsabile di una squadra di calcio di una società polisportiva, sita nella periferia sud di Milano. Vittima degli insulti il padre di un bimbo, ristoratore 40enne.
Tutto per soli 4 euro
Tutto sarebbe iniziato a causa del mancato pagamento di quattro euro, costo del biglietto di ingresso alla partita. Come raccontato agli agenti del commissariato di Lorenteggio, dove l’uomo ha sporto denuncia, lo scorso 19 gennaio avrebbe accompagnato il figlio alla partita, senza però avere l’intenzione di fermarsi. Il genitore doveva infatti ritornare immediatamente al ristorante per questioni lavorative. Il 40enne è quindi entrato senza pagare il biglietto, solo per accompagnare il bimbo che doveva giocare. Poi sarebbe subito uscito. Il bambino avrebbe però insistito affinché il papà si fermasse per poterlo vedere in azione. L’uomo, arrivato nel nostro paese in tenera età, ha deciso quindi di restare e di fermarsi in compagnia di altri genitori, prima sugli spalti e successivamente nell’area ristoro, dove avrebbe anche speso una cifra di circa 50 euro.
La discussione e gli insulti
Il presidente della società non avrebbe però gradito quanto avvenuto e, quando ha incrociato l’uomo, lo avrebbe affrontato davanti ai bambini, accusandolo di non aver pagato il biglietto di ingresso al match. Il padre a quel punto avrebbe detto al dirigente che avrebbe pagato solo in seguito, dopo aver ottenuto la liberatoria per svincolare il tesserino del figlio dalla squadra. A questo punto la discussione, già abbastanza sopra i toni, sarebbe degenerata ulteriormente arrivando a frasi pesanti, arricchite da razzismo. Un altro responsabile della società, anche lui intervenuto nella diatriba, avrebbe spinto il ristoratore urlandogli: “Anzi vi cacciamo proprio dall’Italia, cinesi di m...”.
Razzismo verbale
Adesso sarà compito degli agenti ricostruire quanto avvenuto e ascoltare tutte le persone coinvolte nella discussione, oltre a possibili testimoni, per accertare eventuali responsabilità e il razzismo verbale denunciato dal genitore.
Il quale avrebbe sì riconosciuto il proprio errore nel non aver pagato il biglietto, ma è comunque rimasto sbalordito dalla reazione eccessiva avuta nei suoi confronti. Per giunta avvenuta davanti a diversi bambini.Segui già la pagina di Milano de ilGiornale.it?
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