Salvini: "C'è chi si è seduto sugli allori di Expo..."

Il leader è sicuro del ballottaggio. Passaggio da Fi alla Lega di Fermi, Piazza e Nava

Salvini: "C'è chi si è seduto sugli allori di Expo..."

«Sala si è seduto sugli allori di Expo ma è finito da 6 anni e alla città serve un cambio di marcia, la M4 doveva essere finita nel 2015, dovremmo occuparci del trasloco di San Vittore o dell'abbattimento delle barriere architettoniche, non del ciuffo di Bernardo». Battuta di Matteo Salvini per spostare la campagna sui temi e non sulle polemiche sui contributi elettorali o sulla definizione di «pistola» usata ironicamente dal candidato sindaco del centrodestra per definire chi voterà ancora Sala. Il leader della Lega non si preoccupa degli ultimi sondaggi che davano il sindaco uscente vicino alla vittoria al primo turno, «il centrodestra è maggioranza nel Paese e a Milano. Ci sarà sicuramente il ballottaggio e conto che il centrodestra ci arrivi in forze, so che ci sarà un buon risultato della Lega. E se Sala avesse fatto quello che aveva promesso non saremmo qui a parlare di ballottaggio, stravincerebbe al primo turno come fece Albertini al secondo mandato. Dicono che Bernardo non è un buon oratore? Mi interessa che possa essere un buon sindaco, non che faccia gli show». Saranno insieme sul palco per il comizio finale della Lega lunedì a Niguarda, dalle 18 in viale Cà Granda.

Salvini ha annunciato ieri il passaggio da Forza Italia alla Lega del presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi e del consigliere regionale Mario Piazza, con loro è transitato nel Carroccio Daniele Nava, ex presidente azzurro della Provincia di Lecco ed ex sottosegretario della giunta Maroni. L'ufficio di presidenza diventa monocolore leghista, tre esponenti su 5 (gli altri sono in quota minoranza, Pd e M5S). E sono nell'aria dopo le amministrative altre uscite da Fi, si parla di Giulio Gallera e Simona Tironi tentati da Fdi. L'assessore Fabrizio Sala per smentire i rumors ha pubblicato ieri sui social la bandiera di Forza Italia. E Alan Rizzi garantisce che non intende lasciare Fi per la Lega ma scuote il partito: «Ora c'è bisogno di un confronto serio perchè manca una strategia chiara». Le migrazioni rischiano di aprire il tema del rimpasto in Regione, oggi Fi conta 9 consiglieri e 5 poltrone, se altri dovessero lasciare Lega e Fdi pretenderanno un rimescolamento di deleghe. «Ho proposto la federazione del centrodestra in primavera, non posso imporre le cose controvoglia, intanto la Lega si allarga» afferma Salvini.

Fermi premette che «scelte di questo tipo sono dolorose, lascio un pezzo della mia storia politica di cui ringrazio il presidente Silvio Berlusconi e Licia Ronzulli. Ma lo faccio anche per uscire dall'ambiguità in cui FI è un pò caduta: una parte guarda a centrodestra e un'altra ammicca ancora a contenitori neo-centristi di dubbio aggancio al centrosinistra».

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