«Prima di criticare l'Europa, è meglio andare a vederla un po' più da vicino». E così un viaggio a Bruxelles può essere l'occasione per trasformare la matrigna in madre premurosa, soprattutto adesso che con il Pnrr sta aprendo un borsellino i cui euro finiranno in ottima percentuale ai Comuni. Una manna anche per sindaci e amministratori del Varesotto guidati dall'europarlamentare della Lega Isabella Tovaglieri in una missione istituzionale nel grande ventre dell'europarlamento e soprattutto a Casa Lombardia per incontrare i funzionari della Regione che sono il miglior tramite per partecipare ai bandi e aggiudicarsi finanziamenti che troppo spesso restano inutilizzati per l'impossibilità di concorrere all'assegnazione. Presente il sindaco di Busto Arsizio e presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli («La nostra colpa è non sfruttare le opportunità che l'Europa ci offre»), a fare il punto è Franco Zeni, sindaco di Cavaria con Premezzo e coordinatore dei sindaci della Lega che si dice «orgoglioso di essere uno degli zappatori della politica perché mi piace stare in mezzo alla gente e non sulle poltrone». E assicura di portare in Europa le istanze del 94 per cento dei Comuni, tanti sono quelli che non raggiungono i 10mila abitanti e sono messi in ginocchio dai tagli passati dei contributi del governo e oggi dagli insostenibili rincari delle bollette che in molti attribuiscono proprio all'incapacità dell'Europa di intervenire. «Nelle grandi città - spiega l'assessore al Welfare Irene Scaltritti - si hanno aspettative economiche, ma nei piccoli Comuni la gente vuole essere rassicurata e chiama il sindaco: nel periodo Covid abbiamo ricevuto 5.800 richieste di aiuto a cui bisogna dare risposta». E si parla di una comunità di nemmeno 6mila anime con un bilancio di 6 milioni di euro, di cui uno va nel sociale. E, si lamenta Zeni, «il paradosso è che i nostri Comuni sono virtuosi e proprio per questo non riescono a entrare nelle graduatorie per i fondi Pnrr: gli indici penalizzano sempre il Nord». E quindi? «Devo dire - conclude - che per noi Regione Lombardia è l'unica scialuppa di salvataggio».
Del gruppo di una cinquantina di sindaci, assessori e consiglieri comunali hanno fatto parte i sindaci di Gallarate Andrea Cassani, Samarate Enrico Puricelli, Biandronno Massimo Porotti, Castronno Giuseppe Gabri, Cavaria Franco Zeni Cavaria, Mercallo Andrea Tessarolo, Bodio Eleonora Paolelli, Cairate Anna Pugliese, Bardello Monica Maestroni .
«L'Europa - assicura Tovaglieri conversando con loro - non è in discussione. Ci sono grandi vantaggi, anche se non va tutto bene». E la crisi energetica che sta flagellando imprese e famiglie fa venire al pettine più di un nodo. Perché «la risposta deve essere europea e fino a oggi non è arrivata». Consentendo una speculazione che approfitta dell'incapacità (o impossibilità) di mettere un tetto al prezzo del gas.
E per questo è stata proprio Tovaglieri come componente della Commissione Industria, ricerca ed energia di depositare come prima firmataria un'interrogazione alla Commissione europea di Ursula Von der Leyen a cui si sono associati gli altri europarlamentari lombardi, per chiedere di lenire gli effetti del caro bollette consentendo alle famiglie di utilizzare i camini a legna.
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