Una storia di libertà e tenacia, al femminile. La storia di una giovane donna che ha studiato, si è impegnata per aiutare la sua gente, e oggi resiste all'oscurantismo dei talebani.
La protagonista di questa storia, Laila, è uscita dall'Afghanistan, sfuggendo al regime islamista più folle e spietato del mondo, per arrivare in Italia e portare a termine i suoi studi e restare padrona della sua vita. È atterrata ieri a Malpensa ed è già a Pavia, ospite del Collegio Borromeo, dove vivrà nei prossimi mesi.
Laila ha 26 anni, è brillantemente laureata in ingegneria alla Kabul Politecnic University, lavora da tempo nell'attività di monitoraggio e valutazione di progetti per la salute materno-infantile e ha contribuito a fondare un'associazione per il sostegno di madri sole attraverso la promozione di piccole di imprese sociali.
Da un paio d'anni voleva raggiungere la più antica cittadina universitaria lombarda per frequentare il Master Internazionale in Cooperazione e sviluppo promosso dall'Ateneo pavese in collaborazione con il Collegio Borromeo. L'anno scorso Laila è stata fermata dall'epidemia Covid che ha chiuso le frontiere. Quest'anno ha dovuto fare i conti con il regime de talebano. «Da quando, nel luglio scorso, Laila è stata nuovamente selezionata per il Master, ha tentato in tutti i modi di raggiungere l'Italia. Ma quando in agosto la situazione politica e sociale dell'Afghanistan è precipitata, abbiamo temuto non riuscisse a raggiungerci racconta il professor Gianni Vaggi, direttore del Master Immediatamente lo staff dell'Università di Pavia, i docenti del Master e il Collegio Borromeo hanno contattato il ministero degli Affari Esteri continuando a tenere un filo di comunicazione diretto con la ragazza che, con molta difficoltà, è poi riuscita a spostarsi in Pakistan dove ha ottenuto il visto di ingresso per l'Italia».
Laila trascorrerà i prossimi mesi a Pavia, grazie a una borsa di studio offerta dall'Università e dal Collegio. A giorni comincerà a frequentare le lezioni e a giugno, a conclusione della didattica residenziale, potrà completare un tirocinio formativo presso organizzazioni internazionali, organizzazioni non governative, Fondazioni, Istituti di ricerca in Italia e all'estero. Il Master universitario internazionale è un corso importante, riconosciuto a a livello internazionale. Arrivato alla 25esima edizione, ogni anno seleziona e forma studenti che intendono diventare esperti in cooperazione internazionale con sbocco nelle organizzazioni non governative, negli organismi internazionali e nelle agenzie delle Nazioni Unite, nell'Unione Europea, nelle istituzioni operanti nella cooperazione governativa, o in altre associazioni e soggetti non profit che si occupano di Cooperazione Internazionale.
È aperto a laureati italiani e stranieri e prevede uno stage presso le sedi di Ong e altre organizzazioni internazionali o in progetti sul campo nei paesi del Sud del mondo. Accoglie ogni anno circa trenta studenti ed è tenuto completamente in inglese.
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