Stupro e coltellate in metrò: "I milanesi sono in ostaggio"

Nella notte di sabato un ragazzo ferito e una donna violentata. Il centrodestra torna a chiedere più agenti

Stupro e coltellate in metrò: "I milanesi sono in ostaggio"

Sicurezza, l'allarme è sempre più serio. Dopo l'aggressione a un controllore Atm di due giorni fa, colpito da una testata che gli ha fratturato il naso da un passeggero che aveva saltato il tornello, nella notte tra sabato e domenica si sono consumati altri due gravi episodi di violenza. Un ragazzo è stato accoltellato durante un tentativo di rapina mentre una ragazza è stata brutalmente aggredita.

Dopo la mezzanotte alla stazione M2 di Loreto un ragazzo di 19 anni, che si trovava in compagnia di alcuni amici, è stato accoltellato da un egiziano di 24 anni, che ha cercato di rubargli il monopattino elettrico. È nato una colluttazione durante la quale il ragazzo è stato raggiunto da alcuni fendenti alla schiena e alle braccia.

Nella stessa notte un uomo di 29 anni è stato arrestato per aver rapinato e palpeggiato una ragazza di 25 anni in zona Dateo. Alla fermata del passante la giovane donna è stata avvicinata dallo sconosciuto che, dopo averla spintonata, le ha strappato una collanina dal collo per poi iniziare a percuoterla e palpeggiarla nelle parti intime. Il rapido arrivo dei carabinieri ha permesso di bloccare l'aggressore, un marocchino visibilmente ubriaco. La vittima ha riportato lievi escoriazioni alle braccia, ma ha rifiutato cure mediche, la collanina, recuperata, le è stata restituita. «Purtroppo quella della sicurezza a Milano è un problema sempre più grave. Quanto accaduto la scorsa notte a una donna che, oltre a essere stata rapinata è stata anche molestata, è solo l'ultimo caso di ben cinque aggressioni che si sono verificate ultimamente. Così non si può andare avanti, Milano non può diventare preda dell'illegalità e i milanesi non possono sentirsi ostaggio della criminalità - commenta la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli -. Garantire la sicurezza è una priorità di tutte le istituzioni preposte, a partire dal comune e, quindi, dal sindaco. Non è accettabile che donne, ragazzi e lavoratori notturni debbano vivere l'incubo di finire molestati, malmenati, rapinati o chissà cos'altro. Siamo dinanzi a una vera e propria escalation di violenza che deve essere immediatamente fermata e per rispondere alla quale serve innanzitutto un potenziamento del presidio del territorio. La sicurezza passa innanzitutto da questo».

Sono otto i casi di presunte violenze sessuali aggravate avvenute nell'ultimo mese tra Milano e provincia. Il dato comprende casi di aggressioni in strada, molte delle quali avvenute di notte e nei luoghi della movida, a cui si devono aggiungere due ipotesi di violenze di gruppo. A luglio a fronte di 44 indagini su violenze sessuali tre erano per casi gravi, dato in leggero aumento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. «È l'ennesimo episodio che avviene nella nostra città tra il silenzio della sinistra che rischia di essere complice» riflette Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega -. Dalle violenze di gruppo della notte di Capodanno in Duomo a oggi si sono susseguite molestie, palpeggiamenti, stupri ai danni di donne di tutte le età, quasi sempre abusati da extracomunitari spesso irregolari. Milano è diventata la capitale italiana delle violenze sessuali mentre il sindaco Sala e la sua giunta preferiscono minimizza re».

«Le donne non sono più libere di passeggiare spensieratamente a Milano, specialmente in orario notturno - osserva l'ex assessore alla Sicurezza Riccardo de Corato - e gran parte di loro non esce di casa senza lo spray al peperoncino in borsa. Questa non può e non deve essere la normalità».

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