Dopo 32 giorni consecutivi di inquinamento alle stelle, ci si sente senza difese. Si convive con la gola arsa. E con mille timori. Non si sa se portare all'aria aperta i bambini, se aprire le finestre o se fare sport al parco. Abbiamo parlato dei rischi dello smog e delle abitudini da cambiare con Matteo Saporiti, pneumologo all'ospedale San Donato e professore di Pneumologia all'università Statale.
Dottor Saporiti, l'emergenza smog di questo ultimo mese ha aumentato i casi di malattie respiratorie?
«Più che altro ha aumentato i tempi di guarigione. Se prima bastava una settimana per guarire da una tosse, ora parecchi pazienti impiegano anche più di 20 giorni, nonostante le terapie antibiotiche. Sono aumentati i casi tra gli adulti, almeno del 10 per cento».
Quali sono le patologie legate allo smog?
«Si va dalla tosse alla bronchite cronica. I rischi aumentano per gli anziani: una cattiva ossigenazione può compromettere il quadro generale in un soggetto fragile, provocando anche ictus o infarti».
State ricoverando più anziani?
«Il numero è invariato. Ma il clima questo inverno è mite e tanti anziani non escono di casa».
Perché i bambini sono i soggetti più a rischio?
«I bambini consumano un volume d'aria doppio rispetto a un adulto, hanno un battito cardiaco più elevato e quindi filtrano più polveri».
Come difenderli?
«Meglio evitare di portarli in giro con il passeggino o farli giocare in parchi troppo a ridosso delle vie trafficate. I pediatri hanno un grande compito. Alcune malattie non curate da bambini, come la bronchite cronica, possono provocare infezioni e anomalie anche gravi da adulti».
Perché gli antibiotici sembrano fare meno effetto contro le malattie respiratorie?
«Ci sono dei batteri molto resistenti. Alcuni per gli anziani o per i soggetti deboli sono una vera sentenza. Nei prossimi anni, dal 2018, dovrebbero arrivare sul mercato nuovi antibiotici, più mirati».
Cosa consiglia agli sportivi che vanno a correre ogni giorno?
«Consiglio di evitare di farlo in questo periodo. Correre lungo una strada trafficata è come fare un aerosol di micropolveri. Meglio fare sport in ambienti chiusi e in palestra».
Come ci si può difendere dallo smog?
«Innanzitutto con una grande igiene e con abitudini sane. Bisogna evitare di fumare in casa e poi attenzione a non tenere l'aria troppo secca nelle abitazioni».
Perché?
«L'aria secca abbassa le difese. Invece un microfilm di muco è in grado di difendere le vie aeree. Basta regolare il livello di umidità nelle stanze».
Dia un consiglio pratico.
«È importante utilizzare un umidificatore. Ma, attenzione, non va messo all'interno della stanza. Meglio in un punto di passaggio vicino alla camera da letto. E poi bisogna regolare il riscaldamento».
Fa troppo caldo nelle
case?«Quest'anno c'è un clima mite. Sarebbe bene abbassare il riscaldamento o almeno ridurre il numero delle ore di accensione degli impianti. È un'abitudine che non fa bene solo all'ambiente ma anche alla salute».
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