Trenta rilanci e 52 milioni per largo Treves

Più che raddoppiato il valore della sede comunale. "San Tomaso" va deserta

Trenta rilanci e 52 milioni per largo Treves

Ci sono voluti trenta rilanci (con tre minuti di tempo alla volta stando attenti al countdown elettronico che girava sulla parete della sala formazione) per aggiudicare il palazzo comunale di largo Treves, quasi un simbolo all'incrocio tra via Palermo e Solferino. Un'altra volta il Comune ha puntato sul sistema dell'asta con incanto per valorizzare beni pubblici e almeno per l'immobile che ha ospitato fino ad oggi gli uffici e gli sportelli dell'assessorato alle Politiche sociali ha fatto bingo. Si partiva da una base minima i 22,6 milioni di euro e la Stella Real Estate rilancio dopo rilancio è salita a 52,7 milioni, il valore del palazzo di 4.366 metri quadrati in centro è molto più che raddoppiato. Erano sei le società in gara. Male invece per un altro pezzo pregiato del centro, anche l'edificio di via San Tomaso 3 (con una superficie di 3.361 metri quadri) partiva da una base quasi analoga a Treves, circa 21,8 milioni, ma l'asta è andata deserta. Il Comune conta di riaprire presto un bando. Erano quattro in tutto i lotti «all'incanto», per via Edolo c'era però un solo concorrente, la Covi Immobiliare che aveva offerto in busta chiusa 3,9 milioni di euro, solo centomila in più rispetto alla base minima (per 2.270 mq) mentre è stata più frizzante l'asta per 414 metri quadri in via Pirelli 30: dopo undici rilanci la società Real One srl si è aggiudicata lo spazio per 2 milioni di euro, si partiva da 1,3. Per l'assessore al Demanio Roberto Tasca è «un altro buon segnale per la ripresa economica della città. Abbiamo compiuto un ulteriore passo per la valorizzazione e la razionalizzazione del patrimonio immobiliare comunale. L'utilizzo delle aste all'incanto si rivela ancora una volta vincente per indurre i concorrenti ad una gara al rialzo. Le maggiori entrate saranno destinate a sostenere opere in conto capitale, come il prolungamento a Baggio di M1».

Sempre ieri il Comune ha aperto un bando per la valorizzazione di nove cascine o aree dismesse, concesse a seconda dei lotti in diritto di superficie per periodi tra i 12 e 90 anni o in piena proprietà. C'erano già state manifestazioni di interesse quindi si parte da quelle proposte. Nel caso della cascina «Case nuove» di via Paravia 22 ad esempio il prezzo a base d'asta è simbolico ma servono lavori per quasi 8 milioni, è destinata a diventare un centro culturale-educativo.

Ci sono la «Cascina Casanova» di via Taverna 72 (destinato a rsa per pazienti cronici) e «Cascina Taverna» all'85 o la cascina di via Vittorini 22, un'area in via Marazzani, unità immobiliari in via Rizzoli 13/a e via Bianchi Espinosa 7.

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