Venti inviti (con lezione) ai gioielli nascosti di Milano

Al via in Statale un ciclo di eventi alla scoperta di case e chiese da non perdere. Con una mappa delle urgenze

Simone Finotti

È il 0classico «invito che non si può rifiutare» quello rivolto dal Fai a tutti gli appassionati delle dimore storiche e delle chiese milanesi. Dopo il successo, lo scorso anno, di El nost Milan, passeggiate lungo le vie d'acqua alla scoperta dei monumenti cittadini, oggi alle 18 parte nell'Aula Magna della Statale (via Festa del Perdono 7) il ciclo di lezioni e visite guidate Case e chiese di Milano. Venti inviti da non perdere, promosso dal Fondo Ambiente Italiano e curato da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa. Gli appuntamenti, affidati a giovani studiosi dell'Università Statale e introdotti da clip realizzate da diplomati della Scuola di cinema «Luchino Visconti», proseguono a cadenza settimanale fino a novembre, secondo una formula ormai consolidata (si tratta della tredicesima edizione di questi corsi, partiti ormai vent'anni fa): continua così l'approfondita indagine sul patrimonio artistico di Milano attraverso una serie di affondi monografici dedicati a edifici sacri e profani. In ogni lezione verrà esaminato un monumento secondo una pluralità di punti di vista, mettendone in luce il contesto storico e artistico e il valore culturale, senza tralasciare dettagli curiosi, aneddoti e particolarità.

Non solo: le lezioni vogliono essere anche un momento di riflessione molto attuale sul problema di alcune emergenze monumentali milanesi e delle riconversioni di diversi edifici sacri a fronte di problemi come la crisi vocazionale. Si parte proprio da uno di questi casi, quello della chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, nel cuore della città, con opere di Antonio e Giulio Campi (lezione di Giovanni Renzi).

Il 22 sarà la volta di Palazzo Borromeo, con il ciclo di affreschi dei Giochi dell'ambiente cortese (Antonio Mazzotta). Tra gli incontri più interessanti quelli su San Maurizio al Monastero Maggiore, chiesa di origine paleocristiana sede di un importante monastero femminile benedettino (il 29, con Chiara Battezzati), e sulla neoclassica Villa Reale, già residenza dei viceré d'Italia, con opere di Luigi Acquisti e Antonio Canova (ne parla Giovanni Truglia il 12 febbraio).

A seguire la rinascimentale Santa Maria delle Grazie (18 febbraio), la Casa Bagatti Valsecchi (26 febbraio), la Chiesa di S. Alessandro (4 marzo), e la Casa degli Atellani, palazzo quattrocentesco restaurato nel 1922 da Piero Portaluppi, con il vigneto che Ludovico il Moro donò a Leonardo (Luca Tosi, 10 marzo).

Si andrà alla scoperta del santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso, noto come «chiesa delle spose» (Federico Giani, 17 marzo), dello storico Palazzo Archinto, affrescato dal Tiepolo (Martina Colombi, 1 aprile), e, più tardi, di Sant'Antonio Abate, San Gottardo in corte, la Casa Boschi-Di Stefano e Villa Necchi Campiglio, gioiello anni Trenta progettato dal Portaluppi.

L'iscrizione dà diritto a quattro visite guidate. Tutte le lezioni, della durata di circa un'ora, saranno alle 18 presso l'Università degli Studi.

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