La Montagna va in Fabbrica, o meglio in città, il Milano Montagna festival scatta, da oggi a sabato e pone, per la prima volta, il campo base alla Fabbrica del vapore di via Procaccini. Incontri, film, mostre e workshop con tutto ciò che non deve mancare nello zaino degli appassionati delle cime. Nato da un'idea di Mountain in the City e Misiad per il design, in collaborazione con il Comune e la Fondazione Cariplo, il festival porta in città tante discipline outdoor, ricreando «in Fabbrica» i vari habitat dove sperimentarle. Avete mai testato il vostro equilibrio sull'elastico di una slackline o il vostro coraggio sospesi ad una zip line a mo' di carrucola? Ve la cavate con lo skate board o la sua variante del longboard? Li chiamano action sport e ci si potrà cimentare in queste discipline «nuove» oltre a quelle storiche, come l'arrampicata (indoor) e la mountain bike. Ricco il team di campioni. Comincia Marco Aurelio Fontana, campione di mountain bike a Londra 2012, nonostante la perdita del sellino. Domani la ribalta sarà per Francesca Canepa e l'Ultratrail. Per lo sci, sabato sera, arrivano Federica Brignone, iridata di gigante nel 2011, Arianna Tricomi campionessa di fuoripista e Silvia Bertagna per il freestyle.
VIDEO IN GARA E LEZIONI DI FOTOGRAFIA
Fra le novità per il 2016 ecco i Milano montagna video awards e il workshop di fotografia sport & action. Il primo laboratorio premia il talento di film makers e videomakers emergenti: i migliori lavori, scelti da una giuria guidata dal regista Guido Perrini, saranno proiettati in loop e premiati sabato nel gran finale. Il miglior video di Freeride sarà inoltre inviato allo Swatch freeride world tour 2017, dal 27 gennaio a Verbier, in Svizzera. Sabato, dalle 9.30 alle 17, Giorgio Sitta, fotografo professionista, insegnerà gratis (max 30 persone) le basi fondamentali per realizzare un servizio fotografico sportivo, sia indoor sia outdoor.
IN BICI SULLA NEVE, DESIGN STARCK
In montagna sì, ma griffati. Non ci credete? In «Fabbrica» arrivano le creazioni di Philippe Starck per l'outdoor con la nuova Starck snow bike, un ritrovato di design e tecnologia per sfidare la neve su due ruote elettriche. Del resto a Milano tutto è design e nella Fall Design week, ecco i 100 must della prossima stagione fra le cime. Alcuni, come gli sci Elan Ripstick 96, che differenziano per costruzione il destro dal sinistro, sono stati già lanciati con successo lo scorso anno, altri come gli attacchi da sci alpinismo Atk Race, progettati nei laboratori Ferrari di Maranello, sono una novità e soprattutto i più leggeri sul mercato.
L'ARTE DI MARCO NONES
Non solo sport, sci, neve e turismo ma anche arte in montagna. Alla Fabbrica del Vapore si può ammirare infatti l’installazione di Marco Nones, l'artista della Val di Fiemme che sulle Dolomiti ha fondato RespirArt, il Parco d'Arte internazionale più alto del mondo a Pampeago. Nones, già premiato a Expo 2015 per una sua installazione d’arte, si presenta con un’opera che profuma di legno, realizzata in abete, mostrando in anteprima ai visitatori del festival l’installazione che sarà ospitata nell’estate 2017 proprio da RespirArt, a Pampeago, in Trentino, location d'eccezione a quota 2.200 sulle pendici dolomitiche del Latemar, paradiso dell’Unesco. L’istallazione intitolata Tutti dormono sulla collina è ispirata all'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. L’opera è infatti un’antologia in tre dimensioni, dove tutti possono leggere o immaginare le storie di vita di alcuni alberi della Val di Fiemme.
Come i protagonisti dell'Antologia di Spoon River, gli alberi di Marco Nones dormono sulla collina. Ma se ci soffermiamo a esplorare la corteccia, i nodi, gli anelli o, semplicemente, se intravediamo un carattere fra le loro più elementari forme, possiamo immaginare la loro storia. “Tutti dormono sulla collina” è un'antologia, una testimonianza non attendibile, e perlopiù romanzata, della loro esistenza. Marco Nones riscrive per i suoi alberi il brano più famoso dell’opera di Edgar Lee Masters con queste parole: “Uno morì di siccità, uno morì fulminato, uno fu ucciso dai parassiti, uno morì di vecchiaia, uno cadde sfinito dopo che la ruspa gli recise le radici. Tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina”.Il professor Philippe Daverio, a proposito dell’arte di Nones, ha sottolineato: “Nulla è più epico, per l’artista, che affrontare il massimo della creazione, la massa della creazione, l’ergersi della creazione, il contrasto degli elementi della creazione, cioè l’alta montagna”.
RECUPERARE I VECCHI ABBIGLIAMENTI TECNICI
Avete presente quelle vecchie foto in bianco e nero con gli alpinisti in pantaloni alla zuava, intabarrati in maglioni di lana pesante? Eccoli, gli antichi grimpeur, affezionati alla loro attrezzatura, come ad una coperta di Linus. Prima di cambiare quello scarpone o pensionare quel maglione, si provava di tutto, dal rammendo saggio della nonna, alla riparazione fatta in casa. Tempi che paiono lontani millenni eppure sono molto meno remoti di quanto si possa immaginare. Così resta anche oggi, in eun'epoca di gore tex e materiali tecnici. Perché ora a dover essere «rammendato» e salvato è l'ambiente, evitando sprechi inutili. E allora ecco il progetto «Repair, recycle and upcycle», un workshop, organizzato da brand del calibro di Vibram e Patagonia, in cui è possibile imparare «l'usa senza il getta!». Nel cortile della fabbrica un truck si trasforma in un laboratorio di sartoria e calzoleria. Portando i propri capi e le proprie scarpe (sandali e stivali compresi, non solo scarpe da montagna), anche consunte, si riceve una risuolatura gratis con materiale leggero ed ecologico. Un gruppo di sarte industriali invece, proverà a prolungare la vita dei capi tecnici per l'outdoor prolungando la vita del nostro abbigliamento.
LA BELLEZZA DELLO SCIALPINISMO
È lo sci di chi va anche in salita, ma, da agosto, la sua strada è spianata e in discesa anche verso l'ammissione ai prossimi Giochi olimpici. La ISMF (Federazione internazionale di sci alpinismo) che fra l'altro ha un board «made in Italy» è stata ammessa, lo scorso 3 agosto a Rio De Janeiro, dal Cio, Comitato olimpico internazionale, nella famiglia olimpica. Sabato una delegazione di campioni della disciplina, con il valtellinese dell'esercito, Michele Boscacci, attuale leader di Coppa del Mondo, racconterà la bellezza di questo sport e il sogno a 5 cerchi, presentando anche un nuovo film sul Tour du Rutor, classica valdostana del circuito long distance. Sono circa un migliaio gli atleti di questa disciplina che punta ai Giochi del 2024. La coppa del Mondo 2017 ripartirà a gennaio con 5 tappe fra Andorra, Francia, Spagna e Turchia, oltre all'Italia dove, a fine febbraio, si svolgeranno anche i Mondiali, fra Alpago e Belluno. A parlare di sci alpinismo anche Carlalberto Cimenti, 39enne piemontese, che dopo l'impresa sul Communist peak e sul Podeba, è fra i pochi italiani ad essere uno «snowleopard», secondo i canoni della Federazione alpinistica russa, che assegna il riconoscimento a chi scala i 7mila metri delle varie ex repubbliche sovietiche.
DREAMLINE INAUGURA I FILM
Se la Hollywood dei monti è Trento, con lo storico Film festival, Milano è una cinecittà di premiere per gli amanti delle crode. S'inizia oggi con il canadese Ptor Spricenieks, leggenda dell'alpinismo e dello sci di esplorazione con «Dreamline». In collaborazione con il Festival Reel Rock, dedicato all'arrampicata, ecco una serie d'incredibili ascensioni tra cui le imprese di Ashima Shiraishi, 15 anni, e Kai Lightner, 16, autori di arrampicate finora ritenute impossibili. È tutta in rosa, sabato, l'avventura di IF3, film festival dedicato allo sci freestyle, che presenta «Between», con molte atlete tra cui la campionessa americana Julia Mancuso. Fra i big italiani sbarca Emilio Previtali (nella foto) che, con Bertrand Delapierre, racconta «Marco, etoile filante» dedicato al pioniere dello snowboard Marco Siffredi, scomparso nel 2002 durante la discesa del canale Hornbein, sull'Everest.
Lo sciatore Massimo Braconi presenta, invece, in anteprima la pellicola dedicata alla sua avventura sulle cime della Cina: travolto da una valanga, miracolosamente illeso. Il regista Guido Perrini sceglie ancora Milano per l'anteprima mondiale dell'attesissima «La Liste», in cui il freerider svizzero Jeremie Heitz reinterpreta le linee di discesa dei 4000 delle Alpi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.