Milito: «Non sono morto»

Milito assicura: «Ne sono certo, faremo una grande gara contro i francesi. Dopo una sconfitta questa squadra ha sempre saputo dimostrare di saper reagire e domani abbiamo una bella opportunità, vogliamo vincere. Mi auguro di chiudere al primo posto il girone, con il Lilla sarà una gara importantissima».

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Appiano Gentile
Vigilia di Champions, Diego Milito è al fianco di Claudio Ranieri nella rituale presentazione pre gara della Uefa, in genere un segnale. La sua presenza potrebbe significare che domani sera gioca dal primo minuto. Ranieri a precisa domanda non ha dato precisa risposta: «Milito o Pazzini o Zarate? Domani sera vedrete».
Diego, lei come sta?
«Sto bene, fisicamente e psicologicamente. È un periodo così, un periodo in cui non girano bene le cose, ma siamo una grande squadra e ce la faremo».
A cosa si riferisce, alla sfida col Lilla?
«Sì, ne sono certo, faremo una grande gara contro i francese. Dopo una sconfitta questa squadra ha sempre saputo dimostrare di saper reagire e domani abbiamo una bella opportunità, vogliamo vincere per chiudere al primo posto il girone. Con il Lilla sarà una gara importantissima. Siamo vivi, lo dimostreremo».
Anche lei?
«Sto bene. Certo quel gol mancato nell'ultima gara che ho giocato a Bergamo mi è pesato, ma sto bene».
Però si è arrabbiato moltissimo quando è rimasto escluso dalla sfida di campionato con la Juventus...
«Nessun malumore ma ero fuori. Però all'Inter ci sono dei grandissimi campioni ed è normale che tutti vogliano giocare».
Quanto vi pesa l'assenza di Samuel Eto'o?
«Eto'o è un grandissimo attaccante, è stato importante per noi, ma ormai non è più un giocatore dell'Inter. Lui non c'è ma ci sono altri giocatori importanti che possono fare la differenza».
Voi no, ma la squadra invece lo soffre, segnate poco...
«Piano piano sono convinto che io e la squadra torneremo a grandi livelli. Torneremo a fare anche i gol. Bisogna stare tranquilli, sereni e lavorare, il lavoro paga. Questo periodo passerà».
Quanto è lontano il Santiago Bernabeu e la finale con il Bayern?
«Le immagini della finale di Champions League rimarranno sempre lì, nella mente e nel cuore di tutti, così come la Champions League rimarrà sempre lì, sia per noi che per i tifosi dell'Inter. Ma ora dobbiamo dimenticarcene perché è storia di due anni fa e ora dobbiamo pensare a vincere ancora. Noi lavoriamo per tornare a vincere, anche un'altra Champions League».
E il Milito di Madrid quando si potrà rivedere?
«Io quando gioco dò sempre il massimo».


Non crede che le sue dichiarazioni proprio al termine della finale di Madrid in cui avvisava di aver ricevuto diverse offerte, siano ora una specie di maledizione?
«Io sono sempre sincero, magari ho sbagliato i tempi, ma era quello che pensavo».

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