Moda, il Museo della scienza e della tecnica diventa una passerella

Grande sfilata della sartoria milanese al Museo della scienza e della tecnica Leonardo da Vinci di Milano

Moda, il Museo della scienza e della tecnica diventa una passerella

La sartoria milanese riscopre e presenta la natura nei colori e nei tessuti di gusto neoclassico, attraverso il lavoro dei protagonisti delle Maison storiche del capoluogo lombardo.

L'Unione Artigiani della Provincia, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, grazie anche alla Fondazione Gabriele Lanfredini, hanno saputo raccogliere i migliori creatori degli abiti di alta sartoria, facendo sfilare ieri numerosi capi al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Via San Vittore 21, portando a termine così la 14° edizione del Gran Défilé della Sartoria Artigiana Milanese.

Tra i più qualificati professionisti che hanno saputo rendere omaggio con segno distintivo all'eccellenza sartoriale della capitale italiana della moda sono stati per l'appunto i sarti che per tradizione, come Caraceni, hanno voluto tramandare un'arte in via d'estinzione, troppo spesso affidata a mani straniere, sfruttando i bassi costi e la dubbia qualità del prodotto, colmando quel vuoto riempito oggi da nuovi allievi italiani che hanno capito l'importanza dell'attività manufatturiera. Una curiosità per gli amanti del settore: un tempo il punto d'incontro di chi faceva questo mestiere era Piazza San Babila, che non a caso ha poi sviluppato il famoso quadrilatero della moda e attorno al quale sono nati negli anni empori di tessuti, fodere, bottoni, cernierie, alamari, crine, paillettes, ecc...

Il tema portante della sfilata, come abbiamo già accennato, è stata la natura dei tessuti nonchè la verietà infinita dei colori che si sono ispirati al Neoclassicimo.

E' andato in scena un gusto che rifiuta gli eccessi ma che vuole continuare la tradizione in nome dell'eleganza, della classe e di un rigore stilistico ispirandosi ai modelli antichi del "bello ideale".

Tra gli abiti di grande impatto creati con assoluta perfezione formale che hanno sfilato, possiamo citare i principali protagonisti: Santo Zumbino, Franco Prinzivalli, Afolmoda Milano, Esprit Nouveau, Benito Buonviso, Fossati Camicie, Massia Pellicce, Hayez Couture - Alta Moda, La Cucitoria di Sonja Tagliavini, La Nuova Sartoria, Atelier Lo Bosco, Sartoria Lorella, Luigia Vendola, Novilia Laboratorio di Maglieria, RC Moda di Roberta Cotimbo, Dolores Tommasi, Vittorio Vadruccio, Rocco Rinarelli, Franco Puppato, Coolcat, Moda Burgo, Sartoria Marianna Lanzilli.

Per gli accessori Albert Bijoux, Genesis Cravatte, Maria Vittoria Albani, Baluti di Dorotea Giulia, mentre per i tessuti Carnet Divisione Grandi Firme, Vitale Barberis Canonico e lo Studio Maglia Luigia Vendola.

Ad introdurre l'evento sono stati Stefano Fugazza, presidente dell'Unione Artigiani della Provincia di Milano, Franco Prinzivalli, dirigente della Categoria Sarti, Marco Accornero, segretario generale dell'Unione Artigiani sempre della provincia di Milano. Ha partecipato anche il presidente della Camera di Commercio di Milano, Sangalli.

Nello splendido refettorio dell'antico monastero di Via San Vittore, tra antichi affreschi e volte, ha fatto sfilare le sue modelle Santo Zumbino, membro dell'Accademia Nazionale dei Sartori, insegnante di taglio e cucito presso Afolmoda di Via Soderini 24 e presso la Società di Incoraggiamento di Arti e Mestieri (di Via Santa Marta 18 sempre a Milano), nonchè titolare dell'omonima sartoria da uomo a Melzo. Tra i capi da lui presentati tre completi da uomo in stile classico e uno innovativo con impuntura a vista, grigio. Eccezionalmente ha voluto presentare anche un tailleur da donna dai colori pallidi in tessuto invernale morbido e avvolgente.

Sono seguiti Franco Prinzivalli, accademico della Sartoria Italiana e direttore nazionale del celebre concorso "Forbici d'Oro"; un professionista apprezzato da oltre trant'anni la cui maestria ha avuto particolare risonanza anche in Giappone. Il suo è uno stile classico ed equilibrato dove eleganza e personalità raggiungono una perfetta sintonia.

Afolmoda da un trentennio si occupa della formazione post-diploma di professionisti qualificati nell'ambito progettuale della modellisitica sartoriale, sostenendo così lo sviluppo di una manualità sapiente e creativa, frutto di una tradizione che va conservata e valorizzata. I capi sono stati realizzati dagli studenti del corso di sartoria avanzata su disegno di Stasa, Sagdic, ex allievi di Fashion Collezioni.

Successivamente è stata la volta di una carrellata di vera eleganza e semplicità di Franco (Sartoria di Alta Moda di Via Senato 2 a Milano), dettata dall'espressione tipica di chi riesce a imprimere stile a chi indossa le sue creazioni, dimostrando che "la classe non è acqua". La sua bravura sta proprio nell'esaltare i pregi e nascondere i difetti dei propri clienti. L'immagine che Franco ha dato alla fine degli anni Sessanta è documentata dall'archivio storico della sua Maison.

Infine, Rossella Cavioni per Esprit Nouveau, ha messo in mostra con grande ricercatezza di tessuti innovativi e di avanguardia modelli unici pensati e realizzati per ogni singola sposa in modo da rendere ancora più magico il suo lavoro.

Perchè tutto sia perfetto, la stilista si avvale della consulenza di professionisti selezionati che si occupano anche di completare l'abito con vari accessori, dalle calzature all'acconciatura, dall'intimo al bouquet. Non è possibile elencare ogni singolo lavoro sartoriale che è scorso sulla passerella per ovvi motivi di spazio, ma ognuno ha saputo mostrare quanto sia ancora importante "il fai da te".

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