La prima sfilata di Ralph Lauren in California comincia alle 18.30 in punto, nella cosiddetta Golden Hour, l'ora che volge il desio secondo il sommo Padre Dante. Siamo a pochi chilometri da Pasadena, nell'immensa proprietà costruita nel 1903 da Henry E. Huntington, magnate dell'industria ferroviaria statunitense. Amante della cultura, collezionista d'arte e di diamanti, costui raccolse pezzi d'incredibile valore tra cui una delle 12 copie della Bibbia di Gutemberg, il manoscritto de I Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer, oltre 42 mila oggetti prodotti negli ultimi 500 anni tra cui 300 dipinti (da Constable a Turner per arrivare a una delle prime versioni della Campbell's Soup di Andy Warhol), 90 sculture, 2.600 stampe d'autore, 13 mila disegni e 1.900 fotografie.
Tutto questo è diventato The Huntington Library, una delle più grandi biblioteche al mondo e uno dei più importanti musei musei d'America. Come se questo non bastasse nella vastissima proprietà ci sono 16 mila specie di piante conservate in tutti i tipi di giardino possibile: zen, cinese, giapponese e perfino desertico. I 200 invitati a questo evento straordinario arrivano nella maggior parte dei casi da Los Angeles e la puntualità è un vero miracolo con l'autostrada intasata di traffico e un tale esercito di celebrità che a un certo punto non si sa più dove guardare. Il primo ad arrivare è Sylvester Stallone, irriconoscibile a dir la verità e visibilmente seccato dell'entusiasmo con cui sono accolti i nuovi belli: da Ashton Kutcher (il giovanotto che ha spezzato il cuore a Demi Moore) a Chris Pine (figlio di Robert e nuova star di Star Trek).
Ci sono almeno tre premi Oscar: la leggendaria Diane Keaton, la bellissima Jessica Chastain (Gli occhi di Tammy Faye) e Laura Dern (Jurassic Park). Non mancano le nuove dive di Netflix tra cui la deliziosa Lily Collins (Emily in Paris) e poi i cosiddetti “Bennifer” ovvero Jennifer Lopez e Ben Affleck, la coppia più bella del mondo. Insomma un vero e proprio parterre hollywoodiano per la prima sfilata in California dello stilista più ricco del mondo, uno che vanta un giro d'affari annuo di 6.3 miliardi di dollari e che non fa tanto moda quanto modo di essere e pensare. Stavolta in passerella ci sono tutte le sue linee: RRL che corrisponde al Dna del brand, Collection che è la quintessenza di uno stile senza tempo al femminile, Purple Label (il suo equivalente al maschile) e poi Polo Uomo, Donna e Bambino. Modelle e modelli sfilano su un'emozionante colonna sonora di pezzi celebri (da California Dreamin' a Ventura Higway, da Midnight Rider's Prayer a I am...I said) rifatti da giovani artisti come Sia.
Sono tutti belli ai confini della realtà con moltissime facce note tra cui Maria Carla Boscono, Irina Shayk e Shalom Harlow. Tra i ragazzi c'è Robertino Rossellini, figlio di Isabella e nipote di Ingrid Bergman. Ma non manca l'omaggio alla famiglia e all'inclusività con coppie di ogni sesso, colore ed età accompagnate da figli e nipoti accomunati solo dalla passione per la vita all'aria aperta e per la libertà. In ognuna delle 120 uscite c'è qualcosa che vorresti comprare: la gonna blu drappeggiata sul fianco, l'abito da sera in neoprene interamente coperto da cristalli termo-adesivati, il tailleur pantaloni bianco di lei oppure il completo in denim anticato di lui, quei grossi cardigan con i disegni Navajo che tutti tentano inutilmente di copiare e una serie di accessori da perdere la testa.
Ci sono i più bei stivali da cow boy che si siano mai visti, lo Stetson di John Wayne, delle borsette che sembrano ma non sono vintage e quelle fantastiche cinture d'argento decorate da grossi pezzi di turchese che vanno con tutto e stanno bene a tutti. Nel gran finale una serie di gonne in taffettà vola come le vele di una barca con il vento in poppa sotto agli scultorei costumi da bagno in neoprene.
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