Il monaco buddista Thich Nhat Hanh è considerato uno tra i maestri Zen più influenti del nostro tempo.
Autore prolifico, attivista del “buddismo impegnato” politico e sociale, divulgatore di messaggi di pace e della tecnica per raggiungere lo stato di mindfulness (o consapevolezza) attraverso la meditazione, egli ha aiutato le persone a vivere con passione nel “qui e ora” e a prevenire e gestire i conflitti, anche nelle coppie di innamorati.
Dopo la sua morte, le interviste e i suoi scritti rimangono a testimoniare il pensiero prezioso che ha predicato, costituendo una ricetta utile da riproprre anche in occasione della festa di San Valentino.
Per ricordare che l'amore è presenza consapevole.
E la chiave per vivere nell'amore e risolvere le crisi, secondo il Maestro, sarebbe la pratica della compassione, esercitata attraverso un ascolto profondo, empatico ed attento.
Evitando di esprimere il giudizio, lasciando consigli e confronti per altre occasioni.
Un modo per aiutare la persona a svuotare il proprio cuore, a lasciare andare il dolore per correggere le sue percezioni sbagliate. Che porta subito risultati positivi.
Dichiarava in un’intervista condotta da Oprah Winfrey il 16 maggio del 2019: “La paura, la rabbia e la disperazione nascono dal terreno su cui crescono le percezioni sbagliate. Noi abbiamo spesso percezioni sbagliate sugli altri e addirittura su noi stessi ed è qui che nascono i conflitti, la violenza e le guerre”.
E secondo il Maestro, l’unico modo per fermare la “guerra” è aprire i cuori.
Si tratta di usare dei mantra che sono efficaci se praticati in uno stato di mindfulness.
Il primo, che si può offrire ad una persona che si ama per sostenerla è la propria presenza nel momento.
Anche al telefono se si è lontani, con una frase semplice:”tesoro, sono qui per te”.
Il secondo mantra si basa sul riconoscimento del valore della persona che si vuole aiutare riconoscendo la sua presenza: “tesoro, lo so che ci sei”.
l terzo si pratica quando si è a conoscenza che il proprio amato soffre: “Tesoro, so che stai soffrendo e perciò sono qui”. La presenza e il riconoscimento del dolore altrui, secondo il monaco portano immediato sollievo.
Il quarto è il più difficile perché si basa sulla dichiarazione della propria sofferenza, che si crede causata dalla persona amata.
Anche qui il suo consiglio è quello di evitare di chiudersi ed isolarsi nel dolore provando rancore e una sentimento di vendetta.
Piuttosto è importante aprirsi per superarlo comunicando con onestà il proprio bisogno: “Tesoro sto soffrendo, per favore aiutami”. Ottenendo un sollievo alla sofferenza, da cui scaturiscono gioia e la pace .
E “non c’è via per raggiungere la gioia- la gioia è la via”, dichiara il Monaco.
Ridere e sorridere e preoccuparsi del presente come ricorda nel suo famoso libro “Living Buddha, Living Christ” nel quale Cristo è definito il Buddha dell’Occidente che insegna la pratica della compassione e della comprensione e il principio
fondamentale di vivere felicemente nel qui e ora: "Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena” dal Vangelo secondo Matteo.Buon San Valentino.
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