La vendetta è un piatto che va servito freddo. Non aveva digerito la separazione dalla moglie e così, un operaio di 35 anni di Piacenza, ha preparato il suo piano. Ha preso una targa bianca, ha applicato con il nastro adesivo nero i numeri della targa dell’auto della moglie, un’Opel Astra e l'ha messa in una vettura quasi simile, prestata da un amico. Poi ha sfrecciato a tutto gas per diverse volte sotto l'autovelox. Quando la donna si è vista recapitare a casa dieci multe (e molte altre probabilmente le arriveranno a casa nei prossimi giorni) per un importo di circa 1.500 euro e il ritiro della patente, è caduta dalle nuvole: "Io non vado mai così veloce", e così si è rivolta ai carabinieri, affermando di poter provare di non essere passata - nei giorni e alle ore contestati - nei posti indicati sulle multe.
Le indagini sono state svolte dai carabinieri di Fiorenzuola che osservando le foto dell’autovelox hanno accertato che l’Opel Astra con la targa posticcia aveva due portiere contrariamente alle cinque di quella della donna.
Ulteriori accertamenti hanno consentito ai carabinieri di risalire all’amico del marito che gli aveva prestato l’auto e successivamente allo stesso marito, che è stato denunciato per falso. Davanti ai militari l’uomo, denunciato per falso, ha ammesso le sue colpe si è giustificato dicendo: "Volevo infierire su mia moglie".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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