"Dio salvi la Regina" è la celebre traduzione italiana del famosissimo "God Save the Queen", tra gli inni nazionali più famosi e conosciuti al mondo. Il brano unisce tutto il Regno Unito, quindi anche Irlanda, Galles e Scozia ma non solo: viene utilizzato anche da alcuni Paesi del Commonwealth (Australia, Nuova Zelanda e Canada) che riconoscevano in Elisabetta II la regina come capo di Stato. Adesso che la sovrana è scomparsa, l'iconico inno cambierà dicitura.
"God Save The King"
Dopo 70 anni di regno, adesso che è diventato Carlo III il nuovo sovrano, le invocazioni che si chiedono a Dio saranno rivolte a lui: ecco perchè il celebre testo dovrà subire, per forza di cose, alcune modifiche. Infatti, nella prima e terza strofa, al posto di Queen è già stato inserito King: l'inno si aprirà con "God save our gracious King!, Long live our noble King, God save the King!", ossia "Dio salvi il nostro benevolo Re, a lungo viva il nostro nobile Re, Dio salvi il Re". L'esclamazione più famosa, poi, si ripete sia alla fine della prima strofa che in coda all'inno. Suonerà strano, inizialmente, ma anche questo è uno dei segni più tangibili della fine di un'era.
Quando viene usato l'inno
Quello che è considerato come l'inno più antico al mondo (composto tra il 1736 e il 1740), viene utilizzato in tutte le occasioni ufficiali, siano esse sportive o più solenni. Quante volte abbiamo visto i calciatori e i tifosi allo stadio piuttosto che la stessa famiglia reale cantare l'inno durante numerose cerimonie. Prima di adesso, l'ultima volta che si inneggiò al re fu nel 1951 durante l'amichevole tra Inghilterra e Austria: Giorgio VI, allora sovrano britannico, morì nel febbraio successivo.
"God save the queen, the fascist regime": fu lo choc del Regno Unito quando, il 27 maggio 1977, le radio trasmisero per la prima volta il secondo singolo dei Sex Pistols, band simbolo del movimento punk. Giovani 20enni inglesi vestiti con magliette strappate e giubbotti di pelle "sputavano" sul simbolo della monarchia in occasione del Giubileo d'Argento per i 25 anni di regno della Regina Elisabetta. Come riporta SkyTg24, l'inno sarebbe stato scritto da Thomas Arne, compositore britannico noto per aver composto "Rule, Britannia!".
Altri, invece, ritengono che la paternità sia da attribuire all'organista John Bull. Detto della data di composizione, i reali britannici lo hanno utilizzato a partire dal 28 settembre 1744. Come detto, la data certifica la sua anzianità rendendolo quello più antico del mondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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