È un risveglio difficile, per la Turchia e per la sua capitale Ankara. Ieri pomeriggio un membro delle forze di sicurezza turche ha ucciso a tradimento l'ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov.
Un omicidio avvenuto in pieno giorno, alla galleria d'arte contemporanea della città, durante un evento ufficiale che avrebbe dovuto essere sorvegliato con estrema attenzione. Un omicidio che pone con ancor maggior urgenza il tema della sicurezza nella Mezzaluna, da mesi sotto attacco da parte di terroristi afferenti alle sigle più svariate. Un omicidio che apre una serie di questioni molto serie per quello che riguarda i rapporti con la Russia, assai altalenanti negli ultimi tempi.
Questa mattina il portavoce del Cremlino ha ricordato come la Turchia sia responsabile della sicurezza dei diplomatici stranieri quando essi si trovano al di fuori dell'ambasciata o delle strutture consolari. "Sulla base della Convezione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche, il Paese ospitante è responsabile della sicurezza delle missioni diplomatiche - ha detto Dmitry Peskov - e per questo il presidente ha indicato la necessità di ricevere garanzie della Turchia riguardo alle missioni diplomatiche russe".
Mosca ha inoltre annunciato che una suqadra di specialisti è già arrivata ad Ankara per indagare sulle circostanze che hanno portato alla morte violenta del diplomatico russo. Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan hanno deciso durante la notte che il caso verrà infatti esaminato nell'ambito di un'inchiesta congiunta.
Secondo il canale televisivo russo Ntv il poliziotto turco Mevlut Mert Altintas, responsabile dell'omicidio di Karlov, aveva già sorvegliato
l'ambasciata di Mosca ad Ankara mentre prestava servizio di sicurezza durante le manifestazioni anti-russe dei giorni scorsi, quando molti cittadini turchi erano scesi in piazza per protestare per la situazione di Aleppo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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