Berlino, il racconto dei superstiti: "Guidava a fari spenti"

Il racconto dei sopravvissuti alla strage di Berlino: "Chi guidava il tir procedeva a fari spenti per fare il maggior numero di vittime possibile." Le analogie con Nizza

Berlino, il racconto dei superstiti: "Guidava a fari spenti"

Ha guidato a luci spente per fare il maggior numero di vittime possibile: così l'attentatore di Berlino ha cercato di rendere ancora più drammatico il bilancio dell'attentato che ieri sera ha sconvolto la capitale tedesca.

Come a Nizza Mohamed Lahouaiej-Bouhlel aveva lanciato il tir a zig-zag per falciare la folla ammassata sulla Promenade des Anglais per assistere ai fuochi d'artificio del 14 luglio, così l'autista del camion nero Scania che ieri sera ha schiacciato i berlinesi e i turisti intenti a fare le ultime compere prima di Natale ha cercato di uccidere il maggior numero di passanti possibile.

Agghiaccianti i racconti dei superstiti: "Il camion arrivava ad alta velocità dalla Kantstrasse e si dirigeva senza badare a niente verso la piazza - racconta un abitante della zona al Berliner Morgenpost, che ha i propri uffici proprio sopra il luogo della strage - Doveva esserci una vera e propria intenzione di fare male perché il mezzo non aveva i fari accesi.

Poi ho solo sentito il forte schianto e le urla isteriche che arrivavano da ogni parte".

In queste ore si è scoperto che il mezzo era stato caricato d'acciaio, partito dall'Italia e quindi rubato nel corso del viaggio verso il nord Europa.

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