Bogotá: "Maduro ha inviato sicari a uccidere presidente colombiano"

Ad avviso del governo colombiano, Maduro considererebbe il capo dello Stato di Bogotá una vera e propria “spina nel fianco”, un “nemico mortale” da mettere a tacere “con ogni mezzo”

Bogotá: "Maduro ha inviato sicari a uccidere presidente colombiano"

La Colombia ha in questi giorni accusato le autorità venezuelane di “pianificare l’assassinio” di Iván Duque, capo dello Stato di Bogotá di ispirazione conservatrice, il quale, nel settembre scorso, ha ufficialmente denunciato la leadership chavista davanti alla Corte penale internazionale per “crimini contro l’umanità”.

Le recenti accuse a carico di Maduro sono state scatenate dall’arresto in territorio colombiano di tre cittadini della Repubblica bolivariana, subito incriminati per “terrorismo”. Secondo i media di Bogotá, la polizia colombiana avrebbe fatto irruzione nei “covi” di questi ultimi, situati in due località del Nord del Paese, ossia Valledupar e Barranquilla, e vi avrebbe rinvenuto un vero e proprio “arsenale”: fucili d’assalto muniti di mirino telescopico, granate stordenti, mitragliette Uzi. Il governo della Colombia ha immediatamente bollato i Venezuelani fermati come “sicari di Maduro”, incaricati di attentare alla vita di Duque in collaborazione con l’“ala oltranzista delle Farc”.

Carlos Holmes Trujillo, ministro degli Esteri di Bogotá, ha infatti condannato la “strategia eversiva” promossa dal leader bolivariano. Secondo Trujillo, Caracas avrebbe ormai deciso di “chiudere la bocca” ai capi di Stato che denunciano i “crimini del chavismo”. Ad avviso del ministro, Maduro considererebbe Duque una vera e propria “spina nel fianco”, un “nemico mortale” da mettere a tacere “con ogni mezzo”.

Per il momento, le autorità della Repubblica bolivariana non hanno replicato alle accuse avanzate dall’esecutivo colombiano. Neanche l’“ala oltranzista delle Farc”, rappresentata dai militanti marxisti che continuano la guerriglia contro il governo di Bogotá e rifiutano l’accordo di pace siglato nell’estate del 2016, ha rilasciato comunicati inerenti al fallito attentato alla vita di Duque.

Le relazioni tra i due Paesi in questione sono state contrassegnate negli ultimi mesi da violenti scambi di accuse.

La Colombia ha infatti ripetutamente etichettato Maduro come uno “spietato dittatore” intento ad “affamare milioni di innocenti”, mentre l’esponente socialista ha definito il capo dello Stato di Bogotá “un demone che odia il Venezuela”.

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