Potrebbero essere fino a duemila le vittime di una strage portate a termine dai miliziani islamisti di Boko Haram, che negli ultimi giorni hanno preso d'assalto sedici città e villaggi nell'area nord-orientale del Paese.
Dopo un primo assalto domenica, i terroristi sono tornati a colpire ieri, e secondo quanto scrive la Bbc, che riporta la testimonianza di un ufficiale militare, avrebbero praticamente raso al suolo il centro abitato di Baga.
La città "è stata completamente devastata, le case date alle fiamme", ha raccontato la fonte, secondo cui i cadaveri sarebbero ancora riversi per le strade di Baga e nei villaggi sulle rive del lago Chad, dove Boko Haram ha attaccato con esplosivi.
Centinaia di abitanti, ha raccontato ad Al Jazeera America il presidente del sindaco dei pescatori locale, nativo di Baga, sarebbero bloccati sulle isole del lago Chad e molti starebbero morendo per il freddo, per la mancanza di cibo o per la malaria.
Difficile al momento dare un bilancio preciso delle vittime, che sono però certamente almeno cento. I militari nigeriani, di stanza in una vicina base militare, avrebbero abbandonato i loro posti all'arrivo dei miliziani, rifiutandosi di combattere come già accaduto in passato.
La città di Baga, secondo alcuni analisti, era l'ultima roccaforte delle forze governative nello stato del Borno, dove i miliziani hanno conquistato molte città negli ultimi sei mesi, fino a controllare la frontiera che porta a Niger, Chad e Camerun.
Boko Haram, che punta alla creazione di un Califfato islamico in Nigeria, ha ucciso centinaia di persone soltanto lo scorso anno. I numeri oscillano tra le duemila vittime di alcuni rapporti e le diecimila denunciate altrove.
Inefficace
finora la risposta delle autorità. Gli attacchi vanno avanti mentre il presidente, Goodluck Jonathan, ha lanciato la campagna elettorale per un secondo mandato di quattro anni. Le elezioni si terranno a febbraio di quest'anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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