La fidanzata brasiliana di Carlo Ciccelim ha confessato l'omicidio del consulente legale torinese affermando di aver convissuto con il cadavere dentro un sacco per oltre un mese
È stato ucciso dalla fidanzata brasiliana Cléa Fernanda Máximo da Silva l'avvocato torinese di 48 anni, lo riferisce il Tpi. L'uomo aveva incontrato la ragazza nel 2014 a Torino, si erano successivamente mossi e trasferiti a Palermo con l'idea di avviare un'attività. Inizialmente volevano aprire un bed and breakfast. Successivamente, nonostante le buone pretese la coppia non era riuscita a realizzare il sogno di avviare una loro attività in Italia così nel giugno 2018 si erano trasferiti in Brasile.
Il comportamento di Carlo negli ultimi mesi era diventato molto strano, tanto che un amico italiano residente in Brasile aveva allarmato la polizia che qualcosa fosse successo. Carlo era sparito, da un paio di mesi non era più reperibile. Gli ultimi audio inviati alla famiglia risalgono al 25 settembre, quandol'uomo aveva richiesto l'invio di una somma di denaro per riuscire a sanare alcuni debiti.
La polizia brasiliana è andata così a controllare cosa fosse successo e, non appena hanno fatto irruzione in casa hanno trovato il corpo del 48enne torinese dentro un sacco. La fidanzata ha immediatamente confessato l'omicidio spiegando che aveva convissuto con il cadavere di Carlo per più di un mese.
Ancora non è stato reso noto il motivo dell'omicidio, la preoccupazione dell'amico italiano di Carlo fa intuire che qualcosa di
irreparabile era avvenuto e aveva rotto il legame che intercorreva tra Claudio e Cléa Fernanda Máximo da Silva. I due vivevano insieme e condividevano la stessa casa dopo il trasferimento avvenuto nel 2018 nel paese del Sud America.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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