Blitz antiterrorismo in tutta Europa

Altri fermi per terrorismo dopo gli attentati. E in Francia sventato un altro attacco: "Il piano era già allo stadio avanzato"

Blitz antiterrorismo in tutta Europa

Continuano in tutta Europa i blitz antiterrorismo, dopo gli attentati di Bruxelles e la notizia di un altro attacco "allo stadio avanzato" sventato.

La polizia tedesca ha arrestato due persone sospettate di essere legate ai terroristi che si sono fatti saltare in aria a Bruxelles martedì, come iferisce il quotidiano Spiegel, citando la procura di Duesseldorf. Uno dei due, Samir E., ha ricevuto messaggi sospetti sul telefonino e ha avuto contatti con gli ambienti frequentati dai kamikaze. L’uomo sarebbe stato fermato nell’estate del 2015 in Turchia al confine con la Siria come Khalid El Bakraoui, il kamikaze che si è fatto esplodere all’aeroporto di Zaventem. Uno dei due, tra l'altro, avrebbe avuto precedenti penali in Italia e Germania.

Altre sei persone sono state fermate in almeno tre blitz antiterrorismo avvenuti nella notte a Bruxelles dopo gli attentati di martedì. A Schaerbeek, in rue Pavillon 20, la polizia ha compiuto diversi rilievi con l'aiuto della squadra scientifica. In rue Franklin sono intervenuti agenti per compiere una perquisizione. In centro, invece, proprio nei pressi del palazzo di giustizia, sono stati arrestati tre uomini mentre altri tre sono stati bloccati tra Bruxelles centro e il quartiere di Jette. Una piccola disavventura si è verificata per i clienti della birreria Beverly Hills, all'angolo di rue Pavillon, a poche decine di metri dal luogo in cui è avvenuto il blitz della polizia stasera a Bruxelles. Chiunque fosse nel locale, infatti, è rimasto chiuso dentro per un'oretta.

Altro arresto a Parigi, nella banlieue nord di Argenteuil. È stato lo stesso ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ad annunciarlo in serata escludendo al momento "collegamenti" con gli attentati di Bruxelles o del 13 novembre a Parigi. L'operazione è durata diverse ore. Prima è scattato l'arresto dell'uomo, poi una serie di perquisizioni nel centro di Argenteuil, nell'abitazione dell'individuo fermato, presunto terrorista ai vertici di un'organizzazione sulla quale al momento non sono stati forniti particolari.

"Questa operazione - ha spiegato Cazeneuve alle 22:30 nel cortile del ministero dell'Interno - fa seguito a un arresto importante compiuto in mattinata". Un arresto, ha precisato il ministro, "che ha consentito di sventare un progetto di attentato in Francia che era ormai ad uno stadio avanzato". Dell'uomo arrestato si sa soltanto che è di nazionalità francese. È sospettato di essere "coinvolto ad un livello alto in questo progetto. Si muoveva ai vertici di un'organizzazione terroristica che progettava di colpire il nostro Paese", ha precisato Cazeneuve. "Nessun elemento tangibile - ha continuato - consente di collegare questo progetto agli attentati di Parigi e di Bruxelles".

Il ministro ha sottolineato che "l'operazione è stata frutto di un'inchiesta minuziosa condotta da diverse settimane, nella quale sono stati mobilitati importanti mezzi di sorveglianza fisica e tecnica, oltre a una stretta e costante cooperazione fra i servizi europei".

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