Cina, cosa è successo a novembre: le date memorabili

Dall'annuncio di una partnership strategica tra la Cina e l’ASEAN ai progressi delle attività di contrasto ai danni dell’habitat dei fiumi e dei laghi: gli eventi di novembre

Cina, cosa è successo a novembre: le date memorabili

Di seguito gli eventi più importanti accaduti in Cina nel mese di novembre.

La BRI favorisce gli scambi economici tra Cina e ASEAN

Lunedì 22 novembre, in occasione del trentesimo anniversario dello stabilimento del dialogo bilaterale, la Cina e l’ASEAN hanno annunciato l’allacciamento di una partnership strategica comprensiva. Infatti il commercio tra la Cina e l’ASEAN ha raggiunto i 4,55 trilioni di yuan (circa 711,5 miliardi di dollari), in crescita del 20,4% su base annua nonostante l’impatto della pandemia, come dimostrano i dati doganali da gennaio a ottobre di quest’anno. L’iniziativa Belt and Road (BRI) ha contribuito notevolmente alla crescita sostenibile. La BRI proposta dalla Cina è diventata la più grande piattaforma di cooperazione internazionale del mondo, con 141 paesi e 32 organizzazioni internazionali che hanno sottoscritto atti di cooperazione con la Cina, compresi tutti i paesi ASEAN. Per Bai Ming, ricercatore dell’Accademia cinese del Commercio Internazionale e della Cooperazione Economica (Ministero del Commercio), il punto culminante della relazione Cina-ASEAN nel quadro della BRI è proprio la cooperazione economica e commerciale. “Dati alla mano noi vediamo che i paesi e le regioni lungo la Belt and Road godono dei dividendi portati dallo sviluppo cinese”, afferma. “Allo stesso tempo, la cooperazione tra le imprese è sempre più vivace perché sono state ottimizzate la catena del valore, la catena industriale e quella dell’approvvigionamento, e ciò agevola l’internazionalizzazione delle aziende”. La BRI imprimerà forza allo sviluppo economico dei paesi e delle regioni lungo la Via della Seta. Secondo la Banca Mondiale, l’aumento del commercio sarà dal 2,8% al 9,7% per le economie lungo la Via e dall’1,7% al 6,2% a livello mondiale, mentre le entrate reali globali potrebbero aumentare dallo 0,7% al 2,9%.

Un farmaco cinese anti-COVID 19 entra nella fase finale della sperimentazione sull’uomo

Il team sviluppatore del farmaco cinese antivirale per Covid 19, JS016, ha annunciato il 22 novembre che sono iniziati i test clinici di fase 3 all’estero. Il farmaco è stato sviluppato congiuntamente dall’Istituto di Microbiologia (Accademia Cinese delle Scienze) e dalla Shanghai Junshi Biosciences Co. L’autorità cinese di supervisione dei farmaci aveva concesso il permesso agli sviluppatori di effettuare il test sull’uomo nel giugno 2020. Secondo Istituto di Microbiologia, JS016 è il primo anticorpo monoclonale Covid 19 al mondo per cui vengono condotti studi clinici su persone sane. In novembre i ricercatori hanno completato gli studi multicentrici globali di fase 2. I risultati degli studi di fase 1 sostengono la sicurezza e l’efficacia di JS016, suggerendo che può abbassare il titolo virale e ridurre il rischio di casi gravi. “E’ stato usato per il trattamento di emergenza in 15 paesi e più di 500.000 dosi sono state già inviate all’estero”, afferma Yan Jinghua, ricercatore dell’Istituto di Microbiologia. “Il Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese ha anche assegnato 3.000 dosi di questo farmaco per il trattamento dei malati di Covid 19 in Cina”, ha aggiunto Yan.

Intelligenza artificiale per la protezione del leopardo delle nevi

Dal mese di ottobre nel nord-ovest della Cina c’è un parco nazionale dove viene ampiamente applicata l’intelligenza artificiale (AI). E’ il Parco Nazionale dei Monti Qilian, nella Provincia di Gansu, il cui il toolbox digitale di AI riesce a distinguere automaticamente il leopardo delle nevi dagli altri animali selvatici, utilizzando immagini catturate da telecamere a infrarossi. La tecnologia, sviluppata congiuntamente dal gigante internet cinese Tencent, dal World Wildlife Fund e dalla One Planet Foundation, può così migliorare l’efficienza dell’elaborazione dei dati. Con un’altezza di circa 3.500 metri sul livello del mare, i Monti Qilian offrono una vasta distesa di nuda roccia, fornendo un rifugio ideale per il leopardo delle nevi. Nonostante 200 telecamere installate nella zona, la raccolta di informazioni rilevanti sul leopardo non è stata agevole per i ricercatori. Di solito essi impiegavano diverse settimane per esaminare le centinaia di migliaia di video e fotografie frutto del loro lavoro trimestrale. Per ovviarvi, un team di ingegneri di Tencent ha sviluppato autonomamente un algoritmo di riconoscimento della specie
attraverso il transfer learning e l’aumento automatico dei dati. Di conseguenza, grazie alla tecnologia AI, ora i ricercatori del Parco Nazionale dei Monti Qilian non devono più scervellarsi per scovare i leopardi che si nascondono nella natura. “Ora le guardie forestali possono individuare un leopardo delle nevi tra 1000 immagini in soli 20 minuti, molto più velocemente di prima”, conferma Huang Xiangqi, uno degli sviluppatori della tecnologia. In Cina, il leopardo delle nevi è un animale garantito dal massimo grado di tutela di livello statale ed è elencato come
vulnerabile dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Può essere avvistato nelle aree alpine delle province e delle regioni sud-occidentali, nord-occidentali e settentrionali di Tibet, Sichuan, Xinjiang, Gansu e Mongolia interna. “Noi ora speriamo di combinare i dati del monitoraggio con le indagini sul campo, per aiutare i ricercatori a identificare
con precisione le specie selvatiche in modo da redigere un piano più specifico per la loro protezione”, ha detto Ma Yao, direttore del progetto, sperando che queto software possa essere utilizzato anche in altri paesi.

I progressi cinesi nella protezione ambientale di fiumi e laghi

Negli ultimi tre anni le attività di contrasto ai danni dell’habitat dei fiumi e dei laghi hanno vantato reali progressi, segnala il 21 novembre il Ministero cinese delle Risorse Idriche. Un totale di 185.000 casi di irregolarità - come l’occupazione arbitraria e l’estrazione mineraria, l’accumulo e la costruzione illegali - sono stati affrontati da quando il progetto è stato lanciato nel 2018, ha comunicato il ministero. La Cina ha eliminato, con iniziative mirate, oltre 40 milioni di metri quadrati di costruzioni illegali, ha liberato 30.000 km di coste occupate illegalmente, ha trattato più di 40 milioni di tonnellate di spazzatura rimasta nei fiumi e demolito oltre 10.000 km di dighe illegali, dicono fonti ministeriali. La funzione dei laghi e dei fiumi per la deviazione delle inondazioni e lo stoccaggio dell’acqua sono state notevolmente rafforzate, e l’ecosistema idrico del paese è stato testimone di un miglioramento sostenuto.

Una riserva naturale cinese con oltre 30.000 uccelli migratori

Un’iniziativa della riserva naturale della Provincia dello Hunan, nella Cina centrale, ha attirato fino al 22 novembre 31.200 uccelli migratori, al fine di poter offrire rifugio per l’inverno. Gli addetti della riserva naturale del Lago Hengling, nella contea di Xiangyin, hanno così potuto osservare 32 specie di uccelli, tra cui 7 cicogne nere, 4 gru bianche, 170 gru grigie e 420 piccoli cigni, tutti garantiti dalle norme di protezione di livello statale. La riserva naturale fa parte delle terre umide del Lago Dongting, il secondo lago d’acqua dolce della Cina.

L’ambiente intorno al lago continua a migliorare, conferma Li Sijun, un addetto della riserva, ricordando che sono sempre di più gli uccelli migratori presenti. Negli ultimi anni Il governo locale ha infatti implementato il ripristino delle terre umide, ha colpito il bracconaggio e ha fatto ogni sforzo per creare un habitat sicuro per gli uccelli migratori.

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