Merkel dice no ai coronabond. Ecco i (veri) rischi per l'Italia

Secondo la Merkel la condivisione dei debiti "è la via sbagliata" per affrontare la crisi. Il deputato di Fdi invita Conte a fermare qualsiasi piano che prevede l’attivazione del Mes

Merkel dice no ai coronabond. Ecco i (veri) rischi per l'Italia

Ancora tante sono le incertezza su come gli Stati membri dalla Ue agiranno per fronteggiare l’impatto economico negativo che causerà l’emergenza coronavirus. Al momento, però, vi è una sola certezza: la posizione assolutamente contraria della Germania ai coronabond. Angela Merkel intervenendo alla riunione della presidenza della Cdu, ha ribadito ancora una volta che la condivisione dei debiti "è la via sbagliata" per affrontare la crisi. Stando ad alcune fonti che hanno preso parte all’incontro, citati da diversi media tedeschi, la Cancelliera ha affermato che nel dibattito sugli aiuti ai Paesi più colpiti bisogna considerare le conseguenze sull'Ue: motivo per cui il governo tedesco dovrebbe concentrarsi sugli ambiti "centrali" dell'economia, invece di fare sempre "nuove promesse". Secondo la Merkel "se anche gli artisti devono essere salvati con i soldi dei contribuenti", Paesi come Spagna e Italia se lo annoteranno per affermare che evidentemente la Germania "ha soldi a sufficienza" per fare nuove richieste.

Questo concetto la Cancelliera lo ha ribadito anche nel corso di una conferenza stampa rispondendo ad una domanda sulla posizione tedesca in vista delle trattative Ue del prossimo giovedì. "Posso facilmente immaginare che nei primi anni dopo la pandemia il bilancio Ue avrà bisogno di ben altri mezzi finanziari", ha dichiarato la Merkel.

"La Germania sarà solidale", ha continuato la Cancelliera spiegando che ogni azione avverrà entro i limiti dei trattati europei. "Io dico sempre- ha aggiunto- che alla Germania le cose non possono andar bene se non vanno bene all’Europa". La stessa Merkel ha lasciato intendere che esisterebbe un piccolo spiraglio aperto con Berlino che potrebbe essere pronta a discutere di nuovi trattati in ambito europeo ma per fare ciò servirebbero due o tre anni. Troppo tempo, ha sottolineato la stessa Cancelliera, che ha spiegato come in questa fase storica sia invece necessario agire subito con soluzioni veloci.

Le parole della Mekel non faranno piacere a quanti, soprattutto in Italia, sono apertamente schierati contro il Mes, il meccanismo europeo di stabilità. Tra i primi ad attaccare la Cancelliera vi è Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d'Italia e capogruppo Fdi in commissione Esteri. "Merkel oggi ha nuovamente precisato la linea tedesca in occasione di un discorso al suo gruppo parlamentare: no agli eurobond, no a qualunque solidarietà europea per affrontare l'emergenza Covid-19. C'è bisogno di un traduttore per spiegare a Conte e al governo quale sia il diabolico piano tedesco? Il tempo stringe e il cappio si avvicina: Conte ribadisca a chiare lettere che siamo indisposti a qualsivoglia piano europeo preveda l'attivazione del Mes", ha affermato il parlamentare.

Quest’ultimo ha poi aggiunto in tono altrettanto polemico che "gli strumenti ci sono, basta non genuflettersi ai diktat tedeschi. Conte emetta almeno un vagito, un timido vagito se vuole rappresentarsi come l'avvocato del popolo italiano e non il boia del popolo italiano in nome e per conto di Frau Merkel".

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