Prosegue a San Pietroburgo la caccia ai due attentatori che hanno colpito con almeno due ordigni la metropolitana della seconda città della Russia. In un primo momento i media russi hanno diffuso immagini in precedenza di un uomo di mezza età, con la barba e vestito di nero, tratte da filmati delle telecamere di sorveglianza, descrivendolo come uno dei presunti responsabili. Poi autorità avevano confermato che due uomini erano ricercati, rispettivamente per il sospetto di aver piazzato ordigni in un vagone della metro e a una fermata. L'uomo che è apparso nelle immagini del video della telecamera di sicurezza si è però presentato alla polizia affermando di essere etraneo ai fatti.
Così in un secondo momento le autorità russe hanno identificato in via preliminare un giovane proveniente dall'Asia centrale come responsabile dell'esplosione nella metropolitana. Inoltre sempre secondo alcune indiscrezioni riportate dall'Interfax, a causare l'esplosione sarebbe stato un attentatore suicida. Il ragazzo, un 23enne avrebbe portato l'esplosivo in uno zaino. Sui social media e sui media russi sono state diffuse fotografie che mostrano un giovane con gli occhiali, che indossa una giacca marrone con il cappuccio e un cappello blu, e che porta uno zaino. Il ragazzo, sempre secondo gli inquirenti potrebbe essere legato ad un'organizzazione islamista messa al bando in Russia.
Gli investigatori non tralasciano però la pista caucasica. Il Caucaso, la regione che include Cecenia e Daghestan, è una spina nel fianco del governo di Mosca. La Cecenia, controllata dall’uomo forte del PAese e fedelissimo di Vladimir Putin, Ramzan Kadyrov, è abitata prevalentemente da musulmani sunniti. Dagli anni ’90 è stata teatro di una rivolta contro Mosca, repressa nel sangue solo nel 2009 anche se episodicamente continuano attentati nella capitale Grozny o contro pattuglie russe in avamposti.
Attentati che hanno anche colpito la Russia: i primi nel 1999, in coincidenza con la nomina a premier di Vladimir Putin, alla periferia di Mosca; tre anni dopo, nel 2002, la presa di ostaggi al teatro Dubrovka nella capitale conclusasi con una strage dopo il blitz delle forze di sicurezza russe
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