Due nigeriani in Croazia per giocare a ping-pong: finiscono deportati

Assurda vicenda per due 18enni africani, che sono stati portati per sbaglio in un campo profughi: la polizia pensava fossero clandestini

Due nigeriani in Croazia per giocare a ping-pong: finiscono deportati

Due giocatori nigeriani di ping-pong vanno in Croazia per un torneo e finiscono deportati in un campo profughi. È stata questa l'assurda disavventura vissuta da due 18enni, che hanno accusato la polizia croata di averli espulsi illegalmente in Bosnia Erzegovina. I due malcapitati, regolarmente in possesso di un visto, fanno parte del team di tennis tavolo della nazionale nigeriana, chiamata a partecipare – come tante altre nazioni – ai campionati mondiali universitari, organizzati nella città di Pola (a metà del mese di novembre)

In modo grottesco, sono stati arrestati a Zagabria per essere poi deportati in un bosco al confine bosniaco, da cui hanno raggiunto un campo per migranti di Velika Kladuša.

Per Abia Uchenna Alexandro e Eboh Kenneth Chinedu – questi i nomi dei due africani protagonisti del fatto – è un incubo. Così riportato da FanPage, che cita le loro dichiarazioni rilasciate al quotidiano Chinedu a Žurnal: "Mentre scendevamo da un tram ci hanno fermati dei poliziotti e ci hanno accompagnati alla stazione di polizia. Abbiamo provato a spiegare loro chi siamo e che i documenti e il visto li avevamo all'ostello. Ma non hanno ascoltato ciò che dicevamo".

E ancora:"Non sapevamo che ore fossero, era buio e dalla stazione di polizia ci hanno caricati su un furgone e ci hanno portati in un luogo sconosciuto. Due poliziotti ci hanno detto che saremmo andati in Bosnia. Io non sono mai stato in Bosnia". Il racconto choc continua così: "Dopo un po' il furgone si è fermato e ci hanno buttati fuori. Io non volevo andare nel bosco, ma il poliziotto ha minacciato di spararmi se non mi fossi mosso".

L'espulsione dei due nigerini – scambiato per clandestini – è diventato un vero e proprio caso politico in Croazia, tanto da portare il presidente della Commissione per gli Affari interni del parlamento croato, Ranko Ostojic, a chiedere delucidazioni sulla paradossale vicenda, commentata duramente anche da parte del presidente di turno della presidenza tripartita bosniaca Zeljko Komsic in una nota riportata dal sito web d'informazione Klix.

Komsic ha ribadito che "il terrore esercitato nei confronti dei migranti viene trasferito a tutte le persone sospette e che il peso della crisi dei migranti è ricaduto ingiustamente sulla Bosnia-Erzegovina".

Per il momento, la Nigeria non ha ufficialmente commentato la vicenda: ma l'incidente diplomatico potrebbe davvero essere dietro l'angolo.

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