Ci sono anche Xi Jinping e altri otto membri, tra passati e presenti, del Comitato Permanente del Politburo, il vertice del potere in Cina, tra i leader mondiali finiti nello scandalo dei Panama Papers. Il presidente cinese compare in relazione al cognato, Deng Jiagui, già nominato due anni fa in un'altra inchiesta condotta da Icij (International Consortium of Investigative Journalism) che analizzava i conti offshore e le società fiduciarie dei leader cinesi nei paradisi fiscali. Già nel 2012, però, un'inchiesta condotta dall'agenzia Bloomberg aveva svelato gli affari della famiglia di Xi - all'epoca vice presidente cinese - nei settori immobiliare, delle telecomunicazioni e delle terre rare. Il nome di Deng Jiagui, che ha sposato nel 1996 una sorella del presidente cinese era già noto due anni fa, come svelato due anni fa da un'altra inchiesta che metteva a nudo i conti offshore delle elite politiche cinesi. Un passato nell'industria del tabacco, e oggi proprietario di alcune aziende del lusso di Hong Kong, Deng ha creato due compagnie offshore nel 2009 alle Isole Vergini Britanniche, la Best Effect Enterprises Limited e la Health Mining International Limited. Tra i nomi che spuntano da questa nuova inchiesta, ci sono poi, quelli già noti della figlia dell'ex premier cinese, Li Peng, Li Xiaolin, e quello di un nipote di Jia Qinglin, fino al 2012 uno dei nove uomini potenti di tutta la Cina. La rivelazione dei file sui conti offshore cade in un giorno di festa in Cina (il Qingming festival in cui vengono ricordati i defunti) e non ha finora prodotto reazioni sulla stampa cinese, che non ha ripreso la notizia, nè reazioni ufficiali da parte dei leader.
Oltre a Xi Jinping, ci sono altri nomi di personaggi influenti nel mondo nei Panama Papers.
Dai collaboratori del presidente russo Vladimir Putin al padre, defunto, dell’attuale premier britannico David Cameron, dal re Salman dell’Arabia Saudita al presidente ucraino Petro Poroshenko passando per il premier islandese Sigmundur Gunnlaugsson fino al presidente argentino Mauricio Macri e a quello degli Emirati Arabi Uniti Khalifa bin Zayed.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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