Egitto, addormenta col sonnifero la moglie e i 3 figli e li decapita

Una donna e i 3 figli piccoli sono stati narcotizzati e poi decapitati nella propria casa a Kafr El-Sheikh, in Egitto. A commettere il delitto è stato il marito e padre delle vittime che ha parlato di numerosi problemi con la moglie

Egitto, addormenta col sonnifero la moglie e i 3 figli e li decapita

Ha lanciato l’allarme alla polizia denunciando che sua moglie ed i 3 figli piccoli erano stati orribilmente massacrati in casa a Kafr El-Sheikh, cittadina non lontana dalla capitale dell'Egitto Il Cairo.

Eppure, dopo un’indagine piuttosto veloce, le forze dell’ordine locali hanno arrestato proprio lui, Ahmed Abdullah Zaki, marito e padre delle 4 innocenti vittime. Una strage raccapricciante, questa, avvenuta l'ultimo giorno del 2018.

Lo scorso lunedì mattina, l’uomo di 42 anni è uscito di casa, o almeno così ha raccontato lui stesso alla polizia, per fare dei servizi e passare all'ambulatorio dove lavorava. Quando è rientrato nell’appartamento, Zaki ha detto di aver trovato sangue ovunque e, poi, ha rinvenuto i corpi decapitati dei suoi figli di 4, 6 e 8 anni e della moglie 30enne.

Una storia tremenda che ha choccato l’intero Egitto. La polizia, per far luce sulla drammatica vicenda e catturare il colpevole del brutale massacro, ha interrogato decine di persone tra cui alcuni familiari delle vittime, il portiere, negozianti e lo stesso Zaki.

Qualcosa nel racconto del 42enne, però, non quadrava. Gli investigatori nella casa non avevano trovato alcun segno che facesse pensare ad una irruzione dall’esterno.

Durante l’interrogatorio, l’uomo è crollato ed ha ammesso le sue responsabilità nello sterminio della famiglia. Zaki ha, infatti, parlato di “tanti problemi” con la consorte che lo avrebbero fatto “impazzire” al punto tale di prendere la decisione di uccidere tutti il giorno di Capodanno.

Dalle prime informazioni, l’assassino avrebbe messo dei sonniferi nell’acqua dei bimbi e della moglie, ha aspettato che si addormentassero e li ha decapitati.

La famiglia da un po’ di tempo si era trasferita in Arabia Saudita per lavoro ma era ritornata nel Paese d’origine per i preparativi del matrimonio del fratello della donna in programma tra pochi giorni.

“Ma come è possibile far del male in questo modo. Una violenza inaudita che non trova giustificazioni”ripetono stupiti i vicini di casa della famigli ache sembrava tanto felice.

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