Email private, dall'Fbi niente incriminazione per Hillary Clinton

Il direttore dell'Fbi a conclusione dell'indagine: "Hillary Clinton è stata negligente ma non ne raccomandiamo l'incriminazione"

Email private, dall'Fbi niente incriminazione per Hillary Clinton

Hillary Clinton può tirare un sospiro di sollievo. E con lei il partito democratico americano. L'Fbi, infatti, fa sapere che non ci sarà alcuna incriminazione per l'ex segretaria di Stato, in merito al contestato utilizzo di un server privato per la posta elettronica, nel periodo in cui la Clinton guidava la diplomazia Usa.

"Non crediamo sia necessaria alcuna incriminazione nei confronti di Hillary Clinton", ha detto il direttore dell'Fbi, James Comey, intervenendo sulla chiusura delle indagini. Poi ha aggiunto che "per seguire il caso emailgate l'Fbi non si è coordinato con altre agenzie governative".

Nei giorni scorsi la Clinton aveva reso dichiarazioni spontanee sul sistema delle email utilizzato quando era segretaria di Stato. "E' lieta - aveva detto Nick Merrill, dello staff di Hillary - di aver avuto l'opportunità di aiutare il Dipartimento della Giustizia a portare a conclusione questo riesame". Per la cronaca: l'incontro, avvenuto a Washington sabato scorso, era durato tre ore e mezzo.

L'Fbi concretamente non "assolve" la Clinton. Invierà le sue conclusioni al dipartimento di Giustizia perché decida su come procedere a livello legale. Resta il fatto che, pur criticando la condotta di Hillary, l'Fbi non ne racccomanda l'incriminazione. James Comey lo ha chiarito in conferenza stampa, descrivendo l'esito delle indagini svolte dal bureau: 110 email incriminate in 52 catene di comunicazioni che includevano informazioni classificate. L'Fbi sostiene di non aver trovato prove dirette che il dominio personale della Clinton sia stato violato dagli hacker. Ma al contempo, precisa, non si può escludere che questo sia accaduto.

Comey ha definito Clinton e il suo staff "estremamente negligenti" per quanto hanno combinato con la storia delle mail, ma sottolinea che non c'è alcuna prova che abbiano inteso violare la legge. La raccomandazione dell' Fbi, indicata da Comey, è che Clinton non debba affrontare incriminazioni penali: "La nostra opinione è che nessun giudice ragionevole porterebbe avanti un'azione del genere".

La rabbia di Trump

"Il sistema è corrotto - tuona Donald Trump su Twitter -. Il generale Petraeus ebbe guai per molto meno.

Molto molto ingiusto. Come sempre, una cattiva decisione". "Il direttore dell'Fbi - scrive il repubblicano in un altro tweet - ha detto che la corrotta Clinton ha compromesso la nostra sicurezza nazionale. Niente incriminazioni. Wow!".

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