Facebook censura la Dichiarazione d'Indipendenza americana: "È razzista"

Il social si è subito scusato: "Sembra che abbiamo fatto un errore e abbiamo rimosso qualcosa che non era contrario agli standard della nostra comunità"

Facebook censura la Dichiarazione d'Indipendenza americana: "È razzista"

All'algoritmo di Facebook non piace la Dichiarazione di Indipendenza Americana. La piattaforma social infatti ha censurato lo storico documento pubblicato da un giornale del Texas, il Liberty County Vindicator, a ridosso del 4 luglio, giorno dell'Independence Day.

Facebook ha catalogato la Dichiarazione del 1776 come "hate speech" per un riferimento di Thomas Jefferson agli "spietati selvaggi indiani". La frase non è passata inosservata all'algoritmo che ha subito censurato il documento fondativo del popolo americano.

Le scuse di Facebook

Il social network si è presto reso conto della falla commessa dagli algoritmi e ha permesso la ripubblicazione del post. "Sembra che abbiamo fatto un errore e abbiamo rimosso qualcosa da voi postato su Facebook che non era contrario agli standard della nostra comunità. Ce ne scusiamo e vi informiamo che abbiamo ripristinato il vostro contenuto e rimosso ogni limitazione del vostro account legata a quell'intervento non corretto", ha scritto il social al giornale del Texas.

Al Liberty County Vindicator, il direttore Csey Stinnett ha commentato l'accaduto con ironia. "Forse se Thomas Jefferson avesse scritto 'i nativi americani sono in una fase difficile di sviluppo culturale' sarebbe stato meglio.

Purtroppo Jefferson, come molti coloni britannici suoi contemporanei, non aveva una visione propriamente amichevole dei nativi americani", ha dichiarato Stinnett prima di constatare con gioia il riprostino del post.

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