Gaza, Hamas e Israele valutano bozza di tregua proposta da Kerry

Gli Usa chiedono di far tacere le armi 7 giorni per poi dare il via ai negoziati al Cairo

Gaza, Hamas e Israele valutano bozza di tregua proposta da Kerry
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Per tentare di porre fine alla guerra tra Hamas e Israele gli Stati Uniti hanno in mente un piano in due fasi. Lo ha messo a punto il segretario di Stato John Kerry, come riporta il New York Times. Ecco cosa prevede: cessate il fuoco umanitario di una settimana, in vigore domenica prossima, seguito dall’avvio dei negoziati al Cairo tra esponenti israeliani e palestinesi, affiancati da delegati internazionali, su questioni economiche, politiche e di sicurezza inerenti la Striscia di Gaza. Perché è chiaro che non ci si può limitare a un accordo che preveda solo di far tacere le armi, occorre qualcosa di più. Serve una soluzione politica.

Il punto di maggiore disaccordo potrebbe essere l’intenzione di Israele di lasciare i propri soldati a Gaza durante il cessate il fuoco. Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà oggi per valutare la proposta americana. Secondo alcune fonti palestinesi citate oggi dal quotidiano Al-Hayat, Hamas avrebbe accettato la bozza di accordo proposta da Kerry. Vedremo gli sviluppi.

Tra le condizioni poste da Hamas ci sarebbe, come riporta Al-Hayat, il rilascio dei prigionieri palestinesi e l’allargamento dell’area di pesca davanti alle coste di Gaza. È confermato comunque che, qualora si trovasse l’accordo per far tacere temporaneamente le armi, il negoziato per un’intesa duratura si terrebbe al Cairo.

L'esercito israeliano fa sapere che nella notte ha colpito 25 obiettivi. "La missione è ora di distruggere i tunnel che collegano Gaza a Israele", ha detto un ufficiale al quotidiano Haaretz. "Le forze speciali affermano di avere il pieno controllo dell'area e, dopo alcune notti di combattimenti, i terroristi stanno consegnando le armi. Dopo essere stati nascosti sotto terra per alcuni giorni, stanno uscendo dai tunnel e si stanno arrendendo, mentre nelle case stiamo trovando numerose armi".

Non si placano le polemiche per le cannonate israeliane di ieri sulla scuola dell'Unrwa (agenzia dell'Onu per i rifugiati) di Beit Hanoun, dove hanno perso la vita 17 persone (200 i feriti). Nella scuola vivevano accampati circa 1500 persone sfollate dalle zone più calde della Striscia. L'Unrwa: "Avevamo chiesto una tregua per portarli via". Precisando poi che le coordinate esatte del rifugio erano state comunicate alle autorità israeliane. L'esercito ha ordinato un'inchiesta.

Israele, gabinetto di sicurezza alle 15

Il gabinetto di sicurezza israeliano che dovrebbe discutere del possibile cessate il fuoco umanitario è stato spostato dalle 13.30 alle 15.00 ore locali.

In queste ore i media riportano dichiarazioni di esponenti della destra che chiedono al premier Benyamin Netanyahu di non acconsentire al cessate il fuoco proposto da Kerry alle parti.

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