Il consiglio comunale di Dresda, in Germania, ha approvato una risoluzione per proclamare uno "Stato di emergenza" causato dal ritorno di fiamma del nazismo.
La delibera è stata approvata a maggioranza, anche se il Partito cristianodemocratico (Cdu) di Angela Merkel non l'ha votata, considerandola un atto puramente simbolico e criticandola per la fin troppo azzardata scelta lessicale. Parlare di emergenza nazismo, insomma, è esagerato anche per il partito della cancelliera tedesca. E così, mentre Verdi, post comunisti (Linke), socialdemocratici (Spd) e Liberali (Fdp) hanno votato sì, la Cdu ha fatto il contrario, parlando di “mera politica dei simboli”.
"Emergenza" nazismo
Eppure a Dresda sono convinti che ci sia davvero questa impellente emergenza nazismo da combattere con tutte le forze, visto e considerando che da queste parti il partito di estrema destra Alternative für Deutschland sta crescendo a macchia d'olio. “Idee e azioni antidemocratiche, antipluraliste, misantrope e di estrema destra, compresa la violenza – denuncia la risoluzione – avvengono con sempre maggiore frequenza”. Dunque, hanno pensato i politici locali, bisogna fare qualcosa. Ad esempio Max Aschenbach, consigliere del Die Partei, nonostante tutte le difficoltà che deve fronteggiare la Germania, sia a livello nazionale quanto a livello locale, ha dichiarato che sì, “la città ha un problema con i nazisti”.
In
base a quanto riportato nella citata risoluzione, la città farà di tutto per rafforzare la cultura democratica e offrire una migliore protezione alle minoranze e a tutte le vittime della "violenza nazista".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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