A volte ritornano. Il vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore scende in campo al fianco di Hillary Clinton. Lo fa partecipando ad una iniziativa organizzata in Florida, uno degli stati considerati in bilico. Da tempo convinto ambientalista (con il suo documentario "Una scomoda verità" ha vinto un Oscar e il Nobel per la pace) Gore prova a demolire Trump sottolineando che la sua elezione ci porterebbe verso la catastrofe ambientale. "Per quanto riguarda il tema più urgente per il nostro paese e per il mondo intero - dice alla folla radunata alla Miami Dade University - la scelta da fare è estremamente chiara, Hillary Clinton farà del cambiamento climatico una priorità di governo, il suo rivale ci porterebbe verso la catastrofe ambientale".
L'ex candidato democratico alla presidenza (fu sconfitto da George W. Bush nel 2000) ha poi invitato gli americani a non disperdere il voto, dando la propria preferenza a candidati terzi. "Il vostro voto conta davvero. Potete considerarmi come la prova vivente di questa verità". Il riferimento è alle elezioni del 2000, quando il candidato indipendente Ralph Nader (Green Party) prese quasi il 3% dei voti, che a Gore costarono la presidenza. "Le elezioni hanno delle conseguenze. Il vostro voto conta. Il vostro voto ha delle conseguenze", ha aggiunto Gore.
Hillary, ovviamente ben lieta dell'endorsement di Gore, lo ha presentato come "un leader nella lotta al cambiamento climatico". Poi ha criticato Trump per la sua posizione sulla questione ambientale, "un uomo che nega la scienza, nega il cambiamento climatico, che sostiene che si tratti di una truffa inventata dai cinesi. Non possiamo correre il rischio di mandare alla Casa Bianca qualcuno che nega il cambiamento climatico... È assolutamente inaccettabile".
Ma a cosa si riferisce Hillary quando dice che il cambiamento climatico è una bufala inventata dai cinesi? Nel 2012 il magnate aveva twittato: "Il concetto di riscaldamento globale è stato creato da e per i cinesi per rendere meno competitiva l'industria manifatturiera degli Stati Uniti". Il primo a polemizzare con Trump su questo tema era stato Bernie Sanders. Il miliardario aveva allora replicato in un'intervista a "Fox & Friends": "Scherzo spesso sul fatto che il riscaldamento climatico è fatto a beneficio dei cinesi. Ovviamente scherzo. Ma questo va a
beneficio della Cina, perché la Cina non fa nulla per combattere il cambiamento climatico". In altre occasioni, dal 2012 al 2015, Trump ha parlato di truffa in riferimento al riscaldamento globale, anche se non l'ha più attribuita ai cinesi.
Hillary Clinton ha voluto ricordare che nel primo dibattito (Trump) "ha cercato di negare il problema, ma quel tweet è ancora lì per chi lo volesse leggere".
Per Gore quello in Florida è stato il primo intervento ad un evento elettorale a sostegno della Clinton, che lo ha ringraziato, annunciando: "Non vedo l'ora di averlo al mio fianco come consigliere quando sarò presidente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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