I terroristi si spostano in Europa con un passaporto rilasciato dal Califfo

Gli analisti dell’antiterrorismo italiano hanno scoperto che lo Stato islamico rilascia ai suoi fedeli un documento che garantisce protezione presso gli altri jihadisti durante i viaggi in Europa

I terroristi si spostano in Europa con un passaporto rilasciato dal Califfo

I terroristi si spostano in Europa e ottengono protezione dai "fratelli jihadisti esteri" grazie ad un "passaporto" rilasciato dai vertici dello Stato islamico.

La Digos di Ragusa ne ha sequestrato uno ad un siriano sbarcato a Pozzallo lo scorso 4 dicembre. L'uomo, Mourad El Ghazzaoui, era stato soccorso nel canale di Sicilia insieme ad altri 500 migranti. Da subito, però, Mourad ha attirato l'attenzione delle autorità perché aveva un atteggiamento sospettoso. In mano teneva stretta una borsa che conteneva nove telefonini e un documento. Immediatamente, il siriano è stato arrestato e prima di chiudersi in un silenzio tombale ha confermato di appartenere ai "Mariti di Daraa", una formazione siriana affiliata allo Stato islamico.

Ma quello che ha maggiormente colpito gli analisti dell’antiterrorismo italiano è stato il documento trovato nella borsa del jihadista. Come scrive Fabio Tacci su Repubblica, gli esperti non avevano "mai visto niente di simile". Quel pezzo di carta era un vero e prorpio attestato di fedeltà da mostrare ai "fratelli jihadisti" all'estero per ottenere protezione e sostegno finanziaio in nome dell'Isis.

Sul documento si legge: "Informiamo gli abitanti del reame di Svezia che il nominato fratello Mourad El Ghazzaoui ha partecipato al corso di redenzione e lo ha superato con livello buono. Pertanto abbiamo rilasciato questo titolo che dimostra che non è credente e vieta la sua lapidazione, crocifissione o sodomia. Previste punizioni per il soldato del Califfato nel caso in cui è dimostrato che sia tornato ad essere peccatore e chiedente la libertà. Tmbro: Stato del Califfo. Validità: tre mesi".

Secondo il pubblico ministero, "il passaporto sembra attestare l'appartenenza del siriano allo Stato islamico".

Con quel pezzo di carta, il terrorista avrebbe certificato di aver "acquisito in patria lo status di miliziano indottrinato", conquistandosi così "il diritto di andare o tornare, in Europa solo per un periodo di tempo limitato". Da questa scoperta, gli investigatori hanno dedotto che tutti i combattenti del Califfato siano "marchiati" a vita e con questo documento possono spostarsi liberamente tra le varie fila dell'Isis.

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