Donald Trump non è un presidente degli Stati Uniti che potremmo definire "tradizionale". Ma l'ultimo post sul suo profilo ufficiale Twitter è a dir poco curioso. Il presidente appare in una foto con scritto "Sanctions are coming", in riferimento allo slogan del Trono di Spade, "Winter is coming". Sotto, la data: 5 novembre. E si riferisce al giorno in cui scatterà il round di sanzioni più dure contro l'Iran.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 2 novembre 2018
Le sanzioni sono il frutto del ritiro di Trump dall'accordo del 2015 sul programma nucleare iraniano. Il presidente aveva accusato Teheran di aver violato ripetutamente gli accordi siglati con il precedessore Barack Obama nella piattaforma del 5+1. Subito dopo l'annuncio, è iniziato l'iter delle sanzioni. Un primo round è già scattato quest'estate. E a novembre, come annunciato dalla Casa Bianca, arriverà il secondo, quello più pesante.
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica e le altre potenze coinvolte nel 5+1 avevano chiesto a Trump di desistere e rassicurato del fatto che l'Iran stesse rispettando pienamente gli accordi. Ma l'asse fra Israele e Stati Uniti è stato decisivo nella scelta definitiva del presidente Usa per ripristinare le sanzioni contro la Repubblica islamica. E adesso, con quel tweet da Hollywood, il presidente annuncia che sono in arrivo.
La conferma del ripristino delle sanzioni è arrivata anche attraverso le parole del segretario di Stato Mike Pompeo, che però ha aggiunto un particolare: otto Paesi saranno temporaneamente autorizzati a importare petrolio iraniano, senza incappare nelle sanzioni volute da Washington. "Esenteremo alcuni Paesi ma solo perchè abbiamo visto uno sforzo e stanno riducendo le importazioni di petrolio dall'Iran", ha spiegato Pompeo durante una conference call, senza però precisare di chi si tratta.
Non va dimenticato che i maggiori clienti dell'Iran per quanto riguarda il petrolio sono Cina, India, Turchia, Giappone, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Grecia e Italia. Quindi queste deroghe potrebbero interessare anche il nostro Paese, visti gli ottimi rapporti fra Trump e il governo Lega-5 Stelle.
L'Italia potrebbe essere tra gli 8 Paesi che Donald Trump intende "esentare" dalle sanzioni da applicare all'Iran. Roma, se l’indiscrezione venisse confermata, potrebbe continuare ad acquistare petrolio e a fare business con Teheran.
La notizia è stata anticipata da Al Arabya che ha citato "fonti americane". Esentate secondo l’emittente anche India, Giappone e Corea del Sud, mentre in precedenza la Turchia ha comunicato di essere tra gli otto Paesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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