Israele, fiamme alla chiesa del miracolo dei pani e dei pesci

Muro imbrattato con uno slogan anticristiano. Sospetti sugli estremisti ebrei: fermati 16 giovani coloni, poi rilasciati

Mosaico nella chiesa di Tagba (da Wikipedia)
Mosaico nella chiesa di Tagba (da Wikipedia)

Le fiamme hanno danneggiato parte della chiesa di Tagba, sulle rive del mar di Galilea, dove secondo la tradizione avvenne il miracolo di Gesù della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Si tratta di uno dei luoghi più visitati dai pellegrini cristiani nel nord di Israele. Su un muro è stata ritrovata una scritta rossa in ebraico e per questo motivo la polizia ritiene che il fuoco sia stato appiccato intenzionalmente.

L’incendio è divampato la notte scorsa e i vigili del fuoco sono arrivati sul posto intorno alle 4.00 (ora locale). Ad un primo esame i locali più colpiti sono i magazzini e gli uffici della chiesa mentre il fumo ha danneggiato, in forma minore, la sala delle preghiere. Ci sono state anche alcune persone intossicate. Secondo i media la scritta in ebraico trovata sul muro recita "I falsi idoli saranno smascherati".

Si sono salvati i mosaici del quinto secolo sul pavimento, restaurati di recente. Il ministro per la Sicurezza interna, Gilad Erdan, in una nota ha condannato quello che ha definito come "un atto vile e riprovevole che contraddice i valori di fondo di Israele".
La chiesa, ricostruita in pietra calcarea nel 1980 sulle rovine di una basilica d’epoca bizantina, sorge sul punto in cui la tradizione cristiana vuole che Gesù sfamò 5.000 persone moltiplicando cinque pani e due pesci. È gestita dall’ordine dei benedettini tedeschi. Dal 2009 sono stati 43 gli attacchi contro chiese, monasteri e moschee in Israele, in Cisgiordania e a Gerusalemme est.

Fermati 16 giovani coloni

La polizia israeliana ha fermato 16 giovani, tutti originari di colonie della Cisgiordania. Dieci di loro sono di Yitzhar, un noto bastione ultraortodosso i cui abitanti già in passato si sono resi protagonisti di attacchi analoghi. Il vicepremier israeliano Silvan Shalom si è recato sul posto e ha condannato l’azione, assicurando che il governo contribuità al pagamento dei danni.

Il ministro per la Sicurezza interna, Gilad Erdan, in una nota ha condannato quello che ha definito come "un atto vile e riprovevole che contraddice i valori di fondo di Israele". Dopo alcune ore i giovani sono stati rilasciati.

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