Joanna Palani quando decise di partire dall'Europa per unirsi ai peshmerga curdi e combattere l'Isis, mai avrebbe immaginato di diventare una dei nemici principali dei tagliagole islamisti.
Una taglia sulla sua testa da un milioni di dollari
Due fanni fa la partenza dalla Danimarca al Kurdistan. Le sue origini curde l'hanno spinta fino al campo di battaglia. Obiettivo: uccidere e combattere gli uomini del Califfo. O meglio, come dice lei: "Lottare per i diritti umani e per quelli di tutte le persone". Ora però la giovane è nei guai.
La ventunenne è finita nel mirino dell'Isis dopo aver sbeffeggiato le milizie jihadiste definendoli "più facili da uccidere" rispetto agli uomini di di Bashar al Assad. Una frase che ha scatenato le ire dei comandanti dell'Isis, tanto da metterle una tagla di un milione di dollai sulla testa. A creare problemi alla Palani non c'è solo l'Isis.
Nonostante la ragazza fosse partita "per difendere i diritti umani", al suo ritorno in terra danese, le hanno confiscato il passaporto. Non solo, in Danimarca, per legge, i peshmerga sono considerati terroristi. Di conseguenza anche la Palani. Ora la giovane rischia 6 mesi di carcere e la cittadinanza danese, come precisato da Today.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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