Venti milioni di immigrati potrebbero riversarsi in Germania entro il 2020: a sostenerlo è il presidente dell'Associazione Bavarese dei Comuni (Bayerische Gemeindetag), il signor Uwe Brandl.
Brandl, che è anche esponente di punta dei Cristiano-sociali bavaresi (Csu) alleati di governo di Angela Merkel, lo ha affermato il 14 ottobre scorso a Norimberga durante l'annuale kermesse per amministratori locali "Kommunale". Sindaci e governatori erano riuniti per discutere di sistemi energetici e urbanistica, ma Brandl ha deciso di portare la discussione su un tema che era non si poteva non toccare: quello dell'arrivo in massa dei richiedenti asilo.
Un tema scottante particolarmente in Baviera, dove gli arrivi dei migranti si contano ormai nell'ordine delle migliaia ogni giorno. Come riporta il sito bavarese Bayern Depesche, Brandl ha sottolineato in particolare il pericolo della moltiplicazione degli arrivi attraverso la norma che regola il ricongiungimento familiare, calcolando in quattro persone la media di familiari che ci si aspetta raggiungano la Germania per riunirsi ai parenti già in territorio tedesco.
Una moltiplicazione esponenziale contro cui non si può fare nulla: Brandl ha calcolato in venti milioni il numero di stranieri che potrebbe riversarsi in Germania entro i prossimi cinque anni. "Una famiglia di rifugiati che conti quattro persone - ha spiegato il presidente dell'associazione dei Comuni bavaresi - può contare su 1200 euro al mese per i trasferimenti. Inoltre ci sono da conteggiare i costi per il vitto e l'alloggio."
"Questo - prosegue Brandl - in tempi in cui una famiglia tedesca con il capofamiglia disoccupato dopo magari trent'anni di lavoro. Non si tratta di razzismo o di estremismo di destra: i cittadini semplicemente ci chiedono se questo sia giusto".
Il politico bavarese ha attaccato frontalmente il cancelliere Merkel, domandandosi se si sente ancora legata al giuramento che ha prestato al momento dell'entrata in carico. Il rischio, ha avvertito, è quello che il centrodestra moderato tedesco perda elettori a vantaggio dell'estrema destra di NPD e Alternative Fur Deutschland, con il pericolo collegato di un aumento dell'astensionismo.
"La pretesa di non porre alcun limite all'accoglienza - ha concluso durissimo - non mette solo in pericolo la pace sociale ma rischia di condurre questo Paese a schiantarsi contro un muro."
Le preoccupazioni dell'esponente della Csu, peraltro, trovano conferma anche in alcuni rapporti dei servizi di sicurezza federali pubblicati nei giorni scorsi da Die Welt. Preoccupazioni per la sicurezza interna sono state espresse a diversi livelli sia negli ambienti dell'intelligence che nelle varie agenzie per la Protezione della Costituzione e degli alti ranghi della polizia. "L'altissimo afflusso di immigrati - afferma un alto funzionario citato dal quotidiano tedesco - porterà instabilità al Paese. Stiamo già importando degli estremisti islamici, anti-semiti arabi, conflitti etnici e nazionali tutti interni a realtà che non sono quella tedesca."
Problemi ulteriormente aggravati da
una circostanza preoccupante: il grande numero di arrivi impedisce una reale integrazione e favorisce la crescita di società parallele che si sviluppano al di fuori del quadro democratico e costituzionale.
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