Allerta massima a Roma. L'annuncio del Papa di un Giubileo straordinario per il 2016 fa innalzare il livello di allarme sulla Capitale per il rischio attentati soprattutto di matrice jihadista. Nel volume dal titolo "Bandiere nere da Roma" vengono indicate le rotte attraverso le quali avverrà l'invasione di musulmani in Europa. L’obiettivo finale è Roma. Nel corso dei mesi, infatti, l’intenzione di arrivare a Roma è stata palesata in varie forme: messaggi audio, video e attraverso il magazine online Dabiq, che in una delle sue uscite ha pubblicato in prima pagina la foto di piazza San Pietro con la bandiera nera dell’Isis issata sull’obelisco. Un anno in cui sono stati numerosi anche gli alert da parte dell’intelligence che hanno portato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ad innalzare il livello di sicurezza. Il Giubileo, quindi, apre le porte ad un incontrollato flusso di fedeli che da tutto il mondo riempiranno le strade di Roma. Jihadisti, lupi solitari, simpatizzanti dell’Isis e tutto il contesto di elementi radicalizzati che ruotano attorno alla follia dei terroristi si sentirebbero autorizzati e motivati a colpire. Il clamore mediatico di un’azione del genere sarebbe enorme. L’intelligence e le forze dell’ordine sono già in allerta da tempo per arginare e prevenire attacchi.
Il sindaco Marino, nonostante l'allerta dei servizi e del Viminale, però non appare preoccupato: "Il rischio di attentati nella città di Roma non può essere basato sul numero di milioni di persone che arrivano, perchè il timore di un attentato potrebbe manifestarsi anche se in una piazza ci fossero solo 10mila persone: quindi che si tratti di 10mila o di 30 milioni di persone, la sicurezza non cambia". Non è dello stesso parere il ministro degli Interni Angelino Alfano che ha disposto un pinao di addestramento particolare per le forze di polizia impiegate nell'anti-terrorismo. ll piano, in relazione alla minaccia terroristica, ha un duplice obiettivo: "Aggiornare adeguatamente la formazione di tutti gli operatori della Polizia di Stato, e costituire, all’interno degli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (le Volanti), delle squadre specializzate nel primo intervento".
Il progetto partirà alla fine di marzo e sarà articolato in moduli addestrativi finalizzati alla "formazione diffusa ed all’aggiornamento sistematico nell’adozione delle misure di autotutela e di reazione operativa". La novità di rilievo è appunto costituita dall’impiego nei servizi di controllo del territorio di "squadre addestrate ad hoc per intervenire in caso di emergenza di tipo terroristico", costituite da operatori "appositamente selezionati, addestrati ed adeguatamente equipaggiati".
Già lo scorso 17 febbraio, nel corso di un Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, Alfano aveva dato indicazioni alle Forze di polizia affinchè venissero adottate tutte le iniziative necessarie ad elevare il livello di attenzione, a causa della minaccia dell’Isis.
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