Un nuovo artwork in cui si minaccia Londra, è stato diffuso questa notte su Telegram dai simpatizzanti dello Stato islamico. Il simpatizzante vorrebbe far passare il messaggio che i bambini potrebbero essere utilizzati per compiere attentati nella capitale inglese. Questa, lo ricordiamo, non è una guerra informatica, ma di contenuti.
La nostra contro propaganda
L'artwork in cui si minaccia Londra diffusa questa notte sulla rete, rientra nel filone apocalittico. Londra è attenzionata da anni da simpatizzanti e terroristi. L'artwork di questa notte non è una minaccia ufficiale dello Stato islamico, ma una produzione delle cosiddette sigle pro-Is, Isis-linked group o Isis-aligned group. Una distinzione, purtroppo non sempre rilevata, di fondamentale importanza, poiché non vi è alcun collegamento tra i media operative del nucleo centrale dell’organizzazione terroristica ed i simpatizzanti dei gruppi pro-Is. Ricordiamo che il ruolo dei simpatizzanti, nonostante siano stati consacrati a mujaeddin dallo stesso al-Baghdadi, è irrilevante senza un'azione fisica di supporto nel mondo reale che possa dare credibilità alle loro minacce. Le sigle pro-Is continueranno ad invocare, disperatamente, un qualsiasi evento che possa essere ricollegato al terrorismo islamico. Una delle tecniche più subodole delle organizzazioni terroristiche è quella di dare un'illusione di coordinamento globale. Il nostro fine, come sempre, è quello di screditare la jihad mediatica di simpatizzanti e terroristi, confutando quel falso piano di terrore globale.
I bambini dello Stato islamico devastano Londra
La foto principale
Così come avvenuto in questi anni, procediamo con l'analisi. La vignetta rientra nel filone apocalittico. La qualità complessiva dell'artwork è buona. Vediamo una Londra in rovina, presumibilmente conquistata dalle forze dello Stato islamico. Il simpatizzante vorrebbe far passare il messaggio che i terroristi potrebbero armare gli innocenti, utilizzando i bambini in attentati contro la capitale inglese. Abbiamo approfondito in diverse occasioni, in questi anni, ruolo ed impiego dei bambini all’interno delle organizzazioni terroristiche. Ricordiamo, ad esempio, la campagna di reclutamento dello Stato islamico dedicata ai giovani martiri.
Ritorniamo alla vignetta. Non utilizziamo alcun software. Alla foto principale (Londra in rovina), l'autore ha incollato tre elementi: il marchio della sigla (in alto a sinistra), la minaccia (testo al centro) ed il bambino soldato. Procediamo con la nostra analisi. Soffermiamoci sul Big Ben in rovina. Osserviamo il riflesso della struttura dietro il testo. Dietro il primo rigo dovrebbe esserci la facciata dell'orologio che, però, nell'artwork non c'è. Oscurato? coperto? Quindi abbiamo Londra, devastazione, Big Ben, orologio coperto. Per indentificare la foto originale scelta dal simpatizzante, non ci resta che procedere per logica, magari digitando sulla rete qualcosa tipo Post-Apocalyptic London. Stringiamo il cerchio. Dietro il primo rigo a copertura della facciata dell'orologio, c'è qualcosa. Come abbiamo spiegato in questi anni, i simpatizzanti prediligono i film apocalittici per ricreare le proprie vignette. Negli anni, i terroristi hanno appreso che la risonanza mediatica dipende dalla qualità dell'artwork: una buona resa grafica conferisce credibilità e profondità strategica digitale a minacce e dichiarazioni. Numerose minacce rivolte contro il Vaticano, ad esempio, non furono non prese in considerazione dai media occidentali poiché di bassissima qualità. Quel simbolo a copertura della facciata del Big Ben, proviene dal circuito amatoriale del film 28 giorni dopo (28 Days Later), horror fantascientifico del 2002. Alleghiamo la foto originale scelta dal terrorista: si tratta di un artwork realizzato da Whendell Souza L. pubblicato l'11 agosto del 2013.
Il bambino soldato
E' un artwork più volte utilizzato in passato dai simpatizzanti dello Stato islamico: corpo unico del bambino con la cassa di legno. Notiamo, infatti, che la sezione in basso presenta sfumature e ombre diverse rispetto all'artwork originale. Andiamo al bambino soldato. Equipaggiamento individuale made in USA, proporzioni del soggetto anomale. Perchè il bambino rivolge il suo sguardo altrove? perchè quella bocca semi aperta? Ritorniamo all'equipaggiamento individuale. Sopra l'ottica dell'arma è chiaramente visibile la patch. La foto è di scarsa qualità e sgrana parecchio, ma ingrandendo la sezione della patch si intravedono le lettere OXY nella parte finale del cognome. Un cognome che terminerebbe in OXY. I bambini soldato dello Stato islamico non indossassano patch ricamate. Perchè questa anomalia? Il motivo è semplice. L'autore ha incollato sul corpo di un soldato, probabilmente statunitense, la testa di un bambino. Quel volto lo abbiamo già visto: proviene da uno screenshot estrapolato dal video Race Towards Good diffuso nel 2014 da al-Hayat Media Center. Race Towards Good mostra l'indottrinamento e l'addestramento dei bambini dello Stato islamico del Kazakistan.
"The virus is worldwide"
Scomponendo i vari elementi inseriti nell'artwork dal simpatizzante, possiamo adesso capire il senso delle lettere "us is", che vediamo alla sinistra del bambino, dietro la cassa. In realtà quello è il giornale, creato dall'autore originale dell'artwork, in cui si annuncia l'epidemia globale. Infatti la prima pagina del giornale titola "The virus is worldwide".
Conclusioni
In questi anni abbiamo dimostrato che per realizzare una vignetta simile come quella in cui si minaccia Londra, sono necessari pochi minuti. La rete fa il resto. Per alimentare quella falsa idea di insurrezione jihadista globale e sopravvivere sulla rete, lo Stato islamico sfrutta le reti di diffusione dei simpatizzanti, non attenzionate dalle autorità.
Il ruolo dei simpatizzanti, in ogni caso, sarà sempre marginale poichè non possiedono l'autorità necessaria per attivare i distaccamenti o le loro operazioni pianificate su larga scala. Soltanto l'architettura Idra dello Stato islamico (al-Naba, Islamic State ed Amaq del Central Media Diwan), possiede tale autorità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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