Il sistema d’armi Tornado non potrebbe più partecipare a nessuna futura operazione della NATO. E’ questa la conclusione di un rapporto confidenziale del Ministero della Difesa tedesco pubblicato da Der Spiegel.
“La flotta Tornado dovrebbe essere immediatamente modernizzata. Fondamentalmente è a rischio la prontezza operativa del sistema d’arma. Ad oggi non è stato possibile realizzare ed installare sul caccia multiruolo un sistema crittografato che garantisse un trasferimento sicuro dei dati. Il sistema di comunicazione non soddisfa gli standard attuali ed è ormai totalmente obsoleto. Per la sola modernizzazione del sistema di comunicazione sono richiesti milioni di euro, tuttavia non è chiaro se l'aggiornamento sia tecnicamente fattibile. Ciò significa che i 93 Tornado delle Forze Armate tedesche non potrebbero prendere parte alle future missioni della NATO”.
Nel documento del Ministero della Difesa tedesco ci si chiede se il Tornado debba essere “lasciato negli anni ’80 o modernizzato per continuare a volare fino al 2035”.
“Il sistema di comunicazione criptato è obbligatorio in tutte le missioni internazionali dell’Alleanza. I Tornado tedeschi sono privi del sistema IFF (identification friend or foe), dispositivo automatico di riconoscimento amico-nemico. L’installazione di tali dispositivi nella flotta Tornado previsto entro il 2019 non è più fattibile. Tuttavia da quell’anno saranno obbligatorie diverse nuove tecnologie all’interno della NATO”.
Il rapporto si conclude con una frase scritta in maiuscolo ed in rosso: "Il sistema d’armi Tornado non potrebbe più partecipare a nessuna operazione futura della NATO”.
Panavia Tornado: il cacciabombardiere supersonico a bassa quota
La penetrazione a bassa quota
Il cacciabombardiere Panavia Tornado è entrato in servizio nel 1979. E’ stato progettato per penetrare a bassissima quota e ad altissima velocità il territorio sovietico, sganciando il proprio carico bellico, compreso quello nucleare, sui siti d’interesse strategico, seguendo il profilo del terreno a mille chilometri orari. Tecnica efficace in un contesto bellico che si sarebbe potuto svolgere trent’anni fa. Questa caratteristica, il volo radente a bassa quota e ad altissima velocità, capacità di penetrazione in profondità chiamata in gergo, è venuta meno con la fine del blocco sovietico e la diffusione dei sistemi missilistici contraerei sempre più efficienti. I Tornado, giunti alla fine del loro ciclo vitale, sono stati progettati per il volo a bassa quota grazie al loro radar, il TFR, che ha la capacità di seguire il terreno (ad un'altezza di 60 metri in quasi tutte le condizioni climatiche). Sintetizzando al massimo: il radar mappa il territorio sottostante, garantendo una quota costante evitando gli ostacoli. Durante la Guerra Fredda, in quello che sarebbe potuto essere un First o Second Strike contro l'Unione Sovietica, le perdite associate a quel particolare profilo di missione erano ritenute politicamente “accettabili”. Oggi non più. I Tornado sono stati convertiti per operare a medio-alta quota, ma solo nei contesti permissivi, con nemico relativamente carente in termini di difesa aerea.
I Tornado della Luftwaffe
L’architettura Tornado operativa della Germania è strutturata su due squadroni tattici: il Luftwaffengeschwader 51 "Immelmann" con sede a Jagel ed il Luftwaffengeschwader 33 schierato nella base di Büchel. I due centri di addestramento si trovano a Kaufbeuren e presso la base aerea di Holloman, negli Stati Uniti. La linea Tornado è composta da 93 velivoli: 64 IDS e 29 ECR. Il Tornado è anche l'unica piattaforma tedesca a cui spetta la proiezione nucleare con le B61. La Germania utilizza tre categorie per catalogare la propria forza aerea. Nella prima sono inseriti tutti gli aeromobili in inventario. Nella seconda gli aerei disponibili (compresi i sistemi attualmente fuori servizio a causa di manutenzione o riparazione) e nella terza i velivoli dispiegabili (quelli cioè pronti per una missione). Il governo tedesco quindi divide la propria forza aerea tra caccia totali, quelli che potrebbero volare e le piattaforme che realmente possono volare. I Tornado implementabili non superano le 40 unità. Contro l'Isis, la potente Luftwaffe non è riuscita a schierare più di sei caccia multiruolo Tornado. Questi ultimi inizialmente non potevano svolgere missioni notturne a causa di un problema visivo tra il display principale ed il visore del casco dei piloti. Il problema è stato risolto successivamente, ma non è chiaro se la soluzione sia stata estesa all’intera flotta.
Il destino dei Tornado tedeschi
Due anni fa il Ministro della Difesa Ursula von der Leyen annunciò la decisione del governo di mantenere la flotta Tornado fino al 2035 (estendo di dieci anni il precedente limite), valutando nel frattempo un sostituto che sarebbe entrato gradualmente in servizio dal 2025. Berlino ritiene l'Eurofighter Typhoon il candidato principale per sostituire la flotta Panavia, tuttavia nessuna decisione è stata ancora assunta con altre piattaforme (F-35, F-15 ed F-18) ancora vagliate dal governo tedesco. In ogni caso la Bundeswehr dovrà lottare a lungo con i problemi del Tornado.Tagli al bilancio e mancanza di pezzi di ricambio, hanno portato l’aviazione tedesca al minimo storico da quando è stata riformata nel dopoguerra. Seconto quanto previsto nel piano di riarmo, Berlino dovrebbe investire entro il 2030 quasi 130 miliardi di euro per modernizzare le Forze Armate tedesche. Von der Leyen ha promesso un ruolo maggiore della Germania nelle crisi internazionali riconoscendo tuttavia che "le condizioni tecniche di molti sistemi di combattimento della Bundeswehr non soddisfano le necessità operative esistenti e crescenti".
Nonostante le criticità, dallo scorso gennaio la Germania ha implementato nella NATO Response Force (la Forza di Reazione rapida che dovrebbe attivarsi in caso di crisi con la Russia) dieci Tornado. Secondo il Ministero della Difesa tedesco “i dieci Tornado soddisfano gli attuali requisiti della NATO”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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