Hanno finalmente un nome ed un volto i genitori della neonata ritrovata morta nella foresta di Bluebell a Heywood, località non distante da Manchester.
A compiere l’atroce rinvenimento, in modo del tutto casuale, una donna che era stata condotta sul posto dal fiuto del suo cane. Immediata la segnalazione alla polizia di Manchester, che è giunta sul luogo per effettuare i rilievi, trovando il corpicino senza vita di una neonata che era stata abbandonata tra gli alberi, col cordone ombelicale ancora attaccato. Gettata via come un giocattolo rotto, senza alcuna pietà nè rimorso, da quei genitori che avrebbero dovuto proteggerla ed accudirla. Era il 4 dello scorso aprile, e gli agenti, che nel frattempo avevano ribattezzato la piccola col nome di Pearl, prima di darle una degna sepoltura, si erano ripromessi di fare di tutto per riuscire a risalire agli autori di quel gesto orribile.
Una promessa che è stata mantenuta, grazie ad oltre tre mesi di ricerche, indagini approfondite ed esami comparativi del Dna: due giorni fa sono infatti stati individuati ed arrestati i genitori naturali di Pearl, una donna di 33 anni ed un uomo di 48, dei quali non sono ancora stati diffusi i nominativi.
Il sovrintendente investigativo Lewis Hughes, a capo delle indagini, ha così commentato sul “Daily Mirror”: “Questo caso ha spezzato il cuore di tutti, sia di noi che abbiamo partecipato alle indagini che dei membri della comunità che hanno conosciuto la triste storia della piccola Pearl. Abbiamo due persone in arresto per il fatto, ma continuiamo a chiedere a chiunque sappia qualcosa di aiutarci con il caso, anche se si tratta di un particolare in apparenza insignificante. Siamo determinati a trovare la verità per questa bimba”.
Stando alle ricostruzioni, la piccola, ritrovata senza pannolino, vestiti o coperte, sarebbe stata gettata dall’alto di una collina, ed avrebbe rotolato verso gli alberi sotto cui è stata rinvenuta; una
morte di stenti, orribile al solo pensiero. Si trova ancora sotto choc la donna che ha effettuato il ritrovamento lo scorso 4 aprile, come riferito da un suo parente “non ha mai smesso di piangere da allora”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.