Non è la prima volta che si schiera dall'altra parte rispetto a quanto dichiarato dal marito. Cose che possono capitare in una coppia, ma se il "duello" avviene tra il presidente degli Stati Uniti e la first lady, di sicuro fa notizia. L'ultimo episodio riguarda un campione di basket, LeBron James, che il presidente ha deriso, su Twitter, dopo che, a sua volta, era stato attaccato.
Attraverso una dichiarazione della sua portavoce, Stephanie Grisham, Melania Trump ha elogiato James per il suo lavoro con i bambini, dicendosi disposta a visitare la scuola che ha fondato nella sua città natale, Akron, nell’Ohio: "Sembra che LeBron James stia lavorando per fare cose buone per la nostra prossima generazione e, proprio come ha sempre fatto, la first lady incoraggia tutti a dialogare apertamente sui problemi che affrontano i bambini oggi. Come sapete - prosegue la Grisham - la signora Trump ha girato il paese e il mondo parlando ai bambini del loro benessere, della vita sana e dell’importanza di comportamenti online responsabili con la sua iniziativa Be Best. La sua piattaforma è incentrata su organizzazioni, ospedali e scuole in visita, e lei sarebbe aperta a visitare la 'I Promise School' di Akron". Questo attestato di stima tutto può essere meno che casuale nella tempistica.
Lo scorso giugno Melania si è schierata campo contro la linea dura sui migranti voluta dal marito, che prevedeva di separare genitori e bambini che entrano illegalmente nel paese. Melania, dichiarò alla Cnn la sua portavoce, "odia vedere bambini separati dalle loro famiglie e spera che entrambi gli schieramenti possano alla fine unirsi per ottenere una riforma migratoria di successo". "E la first lady - aggiunse la Grisham - crede che dobbiamo essere un Paese che segue tutte le leggi ma anche un Paese che governi col cuore". Dopo quella dichiarazione Melania è volata in Texas a visitare i centri di detenzione per bambini migranti.
Qualcuno insinua che il rapporto, tra i due, sia da tempo ai minimi termini. E che questi sfoghi della first lady siano solo la punta dell'iceberg di un rapporto ormai finito.
Ma c'è anche chi, invece, dietro a queste smarcature dell'ultimo periodo vede una sapiente mossa mediatica per smorzare le spigolature del presidente, offrendo agli americani una "linea soft" senza dover voltare le spalle alla Casa Bianca.
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