Migranti, l'Ue rinnova la missione Sophia per altri tre mesi

L'Ue ha dato l'ok al rinnovo di altri tre mesi della missione Eunavfor Med al largo della Libia. L'Italia ha dato l'assenso al rinnovo ma il governo e soprattutto la Lega chiedono cambiamento delle regole

Migranti, l'Ue rinnova la missione Sophia per altri tre mesi

Gli ambasciatori dell'Unione europea hanno dato l'ok a un rinnovo tecnico per altri tre mesi della missione Sophia. La missione, che consiste in una vasta operazione navale al largo della Libia, era rimasta in una fase di stallo per molte settimane, dal momento che il governo italiano, e soprattutto Matteo Salvini, aveva chiesto un cambiamento delle regole della missione. A tal proposto, c'è stato anche un duro scontro in seno all'esecutivo italiano proprio sulla missione, con il vice premier leghista che voleva evitare il rinnovo ma che alla fine ha scelto di cedere anche per evitare un ulteriore scontro con l'Europa e all'interno della maggioranza.

Questa settimana, il premier Giuseppe Conte aveva detto alla Camera che l'Italia chiede "un aggiornamento del mandato dell'operazione Sophia" per "evitare che gli sbarchi dei migranti salvati dalle navi dell'operazione avvengano soltanto in Italia. Anche su questo tema occorre che tutti gli Stati membri si chiedano davvero se valga la pena di mettere in pericolo un'operazione anche di forte valenza politica" per "reiterare una chiusura netta ad un aggiornamento del mandato che l'Italia chiede allo scopo di ottenere finalmente uno sforzo condiviso sugli sbarchi".

Ma mentre si continua a trattare sulla modifica delle regole che riguardano gli sbarchi dei migranti recuperati in mare, intanto l'Ue ha deciso di prorogare per un trimestre l'operazione che altrimenti si sarebbe interrotta il 31 dicembre. E infatti, come spiegato da fonti di Bruxelles, l'estensione tecnica non serve a "risolvere" lo stallo sulle regole ma "ci permette di guadagnare tempo".

In attesa di un negoziato molto complesso sul regolamento della missione, nei prossimi tre mesi l'Italia avrà comunque un problema: le attuali regole di Sophia prevedono infatti che sia l'Italia il luogo di sbarco dei migranti salvati in mare dalle navi coinvolte nella missione.

Sbarchi che sono comunque drasticamente diminuiti nel corso di questi mesi anche grazie al giro di vite del governo e agli accordi con le fazioni libiche ma che comunque, per altri tre mesi, avranno l'Italia come porto.

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