Migranti, l'Ue sfiducia Alfano: "Rimpatri dall'Italia insufficienti"

Dall'Italia ritardi su ricollocamenti e apertura di nuovi hotspot. Le politiche migratorie del governo bocciate da Bruxelles: "Su oltre 160mila arriva insufficienti i 14mila rimpatri"

Migranti, l'Ue sfiducia Alfano: "Rimpatri dall'Italia insufficienti"

"L'Italia ha compiuto oltre 14mila rimpatri di persone che non avevano diritto all'asilo nel 2015 e ha partecipato a 11 voli Frontex congiunti di richiedenti asilo respinti, ma questo resta insufficiente nel contesto di oltre 160mila arrivi". Il giudizio di Bruxelles sul lavoro del ministro dell'Interno Angelino Alfano è pessimo. Contro l'immigrazione clandestina il governo Renzi ha fatto davvero poco e a farne le spese non è solo l'Italia, ma tuttal'Europa. Nel rapporto della Commissione Ue emerge con chiarezza che, se le strutture di ricezione sono "già ampiamente sufficienti" per i richiedenti asilo da ricollocare, sono invece "evidenti gravi carenze" di sistemazioni pre-rimpatri con solo 420 posti.

Il rapporto della Commissione Ue sull'attuazione delle misure per l'emergenza immigrati in Italia è un atto d'accusa pesantissimo per il governo Renzi. Il piano messo in campo fa acqua da tutte le parti. Se da una parte riconosce che nei due soli hotspot operativi, a Lampedusa e Pozzallo, la registrazione delle impronte digitali degli immigrati "ha raggiunto un tasso del 100% per gli sbarchi più recenti", dall'altra mette in chiaro che è "essenziale una decisione" sugli hotspot di Augusta e Porto Empedocle, di cui "i piani non sono ancora stati finalizzati". La fretta dell'Unione europea è motivata "dal verosimile aumento dei flussi migratori durante l'estate". "L'avvio previsto dei sei hotspot in Italia - è l'accusa della Commissione Ue - è stato lento, in parte per la necessità di costruirli da zero e carenze infrastrutturali, di personale e coordinamento".

I deficit italiani non riguardano soltanto le strutture. "Nonostante il fatto che i ricollocamenti dall'Italia siano iniziati alcune settimane prima rispetto alla Grecia - fa notare la Commissione Ue - sono ancora molto indietro rispetto" all'obiettivo dei 39.600 rifugiati in due anni. Finora sono stati, infatti, ricollocati solo 279 immigrati dall'Italia, con 200 richieste pendenti rimaste tuttora senza risposta. Il "basso tasso" di ricollocamenti, però, è "largamente dovuto ai limitati arrivi di migranti" con i requisiti per beneficiarne.

Secondo passo della procedura d'infrazione aperta a luglio 2013 contro l'Italia perché non ha notificato le misure con cui ha trasposto la direttiva del 2011 sui "residenti di lungo periodo" che estende le regole per prendere la residenza anche ai rifugiati. In base ad esse, chi ha l'asilo può acquisire la residenza permanente esattamente come i cittadini dei Paesi terzi, dopo cinque anni di soggiorno legale.

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