"Riposizioniamo i missili Patriot". La mossa di Biden che preoccupa Putin

Gli Stati Uniti riposizioneranno un sistema di missili Patriot in Slovacchia per consentire il trasferimento di armi da Bratislava all'Ucraina

"Riposizioniamo i missili Patriot". La mossa di Biden che preoccupa Putin

Gli Stati Uniti riposizioneranno un sistema di missili Patriot in Slovacchia per consentire il trasferimento di armi da Bratislava all'Ucraina. Lo ha detto il presidente Joe Biden, spiegando, sempre nelle ultime ore, che Washington continuerà a fornire a Kiev tutta l'assistenza possibile per arginare l'avanzata della Russia.

Missili e S-300

Per quanto riguarda la Slovacchia, Biden ha ringraziato il Paese per aver consegnato il sistema missilistico antiaereo S-300 all'Ucraina. "Voglio ringraziare la Slovacchia per la fornitura del sistema S-300" a Kiev. Per consentire questo trasferimento e assicurare la sicurezza, "gli Stati Uniti riposizioneranno un sistema di missili Patriot in Slovacchia", ha affermato il presidente statunitense. Il quale ha specificato, poi, che gli Usa "continueranno a dare assistenza alla sicurezza e a fornire armi per aiutare l'Ucraina a difendere il proprio Paese".

L'inquilino della Casa Bianca ha fatto notare che, dalla sua vittoria alle elzioni ad oggi, gli Stati Uniti hanno sempre sostenuto l'Ucraina. "Dall'inizio della mia amministrazione gli Stati Uniti hanno fatto della consegna di apparecchiature militari all'Ucraina per difendersi dalla Russia una priorità", ha sottolineato in un tweet.

Eppure il riposizionamento dei Patriot in Slovacchia potrebbe avvelenare ulteriormente il clima, di per sé tesissimo. La Russia continua infatti a destare parecchie preoccupazioni, e per almeno tre ordini di ragioni. Partendo dal più recente, risuonano nelle orecchie le parole uscite dalla bocca dei funzionari russi in merito alle "gravi conseguenze" derivanti dalla possibile adesione della Finlandia alla Nato; adesso Helsinki ha fatto sapere che sta ragionando sul da farsi e che potrebbe presto arrivare la fumata bianca. Bisogna inoltre ricordare che le ultime uscite di Biden - ad esempio quando ha definito Vladimir Putin un "macellaio" - hanno allontanato diplomaticamente Washington e Mosca. Infine c'è sempre il timore che le minacce nucleari del Cremlino possano in qualche modo concretizzarsi.

Clima teso

Insomma, in un clima così incandescente quanto annunciato da Biden potrebbe rivelarsi pericolosissimo. Anche perché il presidente Usa ha continuato a puntare il dito contro la Russia, scrivendo, sempre su Twitter, che "l'attacco alla stazione" di Kramatorsk "è un'altra orribile atrocità commessa dalla Russia, che ha colpito civili che cercavano di evacuare". "Continueremo a fornire assistenza di sicurezza e armi all'Ucraina per difendere il Paese. E, insieme agli alleati, sosterremo gli sforzi per indagare su questo attacco", ha aggiunto Biden.

Per quanto riguarda la Slovacchia, il premier slovacco Eduard Heger ha chiarito che "la donazione del sistema di difesa non significa che la Repubblica Slovacca sia diventata parte del conflitto armato in Ucraina".

Heger, a Kiev con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen e l'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha inoltre ribadito che "la Slovacchia ha fornito all'Ucraina un sistema di difesa aerea S-300" e che è dovere anche del suo Paese "aiutare, non rimanere fermi e ignorare la perdita di vite umane" causate dall'"aggressione della Russia".

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