I ripetuti "cyberattacchi" subiti da Mosca nelle ultime settimane hanno portato nuovamente alla ribalta il tema della sicurezza informatica a livello globale. Un argomento particolarmente caro alla stessa Nato, dato che nella dichiarazione finale redatta a margine dell'incontro avvenuto ieri i 30 Paesi aderenti si sono impegnati a offrire supporto reciproco nell'eventualità di intrusioni informatiche e a profondere un maggiore impegno per perfezionare ulteriormente la "cyberdifesa" comune.
Andrei Krutskikh, ovvero il rappresentante speciale del Cremlino per la cooperazione internazionale sulla sicurezza informatica, ha lanciato un allarme a livello globale. "Un attacco informatico, sia esso accidentale o intenzionale, anche perpetrato sotto falsa bandiera, può facilmente portare a un'escalation, a uno scontro su vasta scala", ha dichiarato infatti l'esperto, parlando dei rischi che una situazione del genere potrebbe portare in tutto il mondo. "Il pericolo", ha puntualizzato ancora Andrei Krutskikh, "è che un disastro ecologico, antropogenico, socio-economico o globale può essere creato nel cyber spazio da un errata valutazione politica o negligenza".
Un discorso, quello del rappresentante russo per la cooperazione internazionale sulla sicurezza informatica, che esula dalla
situazione relativa al conflitto in atto in Ucraina. "Garantire la sicurezza informatica globale diventa uno dei fattori chiave che influenza direttamente la stabilità strategica", ha concluso Andrei Krutskikh.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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