"No degli islamici alla stretta di mano? Allora niente cittadinanza"

Pugno di ferro del governo conservatore danese che obbliga chi vuol prendere la cittadinanza a stringere la mano a un funzionario pubblico. Un problema per uomini e donne musulmane, ai quali la religione vieta i contatti con l'altro sesso

"No degli islamici alla stretta di mano? Allora niente cittadinanza"

Vuoi la cittadinanza danese? Devi stringere la mano al funzionario pubblico, altrimenti non puoi considerarti danese. È la nuova, discussa misura introdotta dal governo conservatore della Danimarca. Un provvedimento che, secondo il New York Times, è pensato apposta per la comunità musulmana. "La loro religione impedisce loro di toccare persone dell'altro sesso", commenta il quotidiano della Grande Mela, criticando indirettamente l'ennesima legge anti-immigrazione approvata dal governo Rasmussen.

La norma, approvata giovedì, ha suscitato reazioni contrastanti nel Paese. Alcuni sindaci, che per legge conducono le cerimonie di assegnazione della cittadinanza, parlano di misura "puramente simbolica". Per loro, sarebbe "sbagliato" eleggere un'abitudine sociale come la stretta di mano "a valore nazionale". Eppure, il Paese scandinavo non è solo in questa battaglia. Di recente, in Francia e Svizzera, le autorità si sono lamentate pubblicamente della cattiva abitudine degli islamici a non stringere la mano.

"In Danimarca, per salutare, ci si stringe la mano. Se non lo fai vuol dire che manchi di rispetto", commenta Martin Henriksen, l'autore della legge accusata di islamofobia. E aggiunge: "Se rifiuti un gesto così semplice, non c'è motivo per diventare un nostro cittadino". Ma Henriksen, esponente del Dansk Folkeparti, il Partito del Popolo della Danimarca, vuole andare oltre. Il suo prossimo obiettivo è vietare alle donne musulmane di indossare il velo durante le cerimonie di assegnazione della cittadinanza danese.

Ma il problema non riguarda solo la comunità islamica. Anche molti Ebrei, in base a una particolare interpretazione dei testi religiosi, rifiutano di stringere la mano a membri dell'altro sesso. Qualcuno, prima dell'approvazione della legge incriminata, ha pensato di trovare una mediazione consentendo l'utilizzo di guanti. Ma il governo, che di recente ha annunciato l'intenzione di portare gli immigrati irregolari sull'isola di Lindholm, è andato dritto per la sua strada. "Serve una stretta di mano, nuda e cruda". Dopo anni di accoglienza a tutti i costi, con l'arrivo al governo dei conservatori il Paese scandinavo ha cambiato registro. Nel 2015 l'esecutivo ha tagliato i fondi per l'accoglienza dei richiedenti asilo.

L'anno dopo è passata una legge che consente alle autorità di confiscare i beni dei migranti per contribuire al pagamento delle spese per il loro mantenimento in Danimarca, mentre in estate il Parlamento ha approvato una norma che proibisce alle donne integraliste musulmane - circa 200 - di mettere il velo in pubblico.

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