"Danni causati da esplosioni". E spuntano le foto dei danni al Nord Stream

Il quotidiano svedese Expressen ha pubblicato il primo filmato dei danni ai gasdotti Nord Stream. Sul fondo del mare sono visibili le tracce di una fortissima esplosione

"Danni causati da esplosioni". E spuntano le foto dei danni al Nord Stream

Crepe, spigoli vivi e metallo deformato. Le prime immagini subacquee di uno dei gasdotti Nord Stream, e dei danni che ha subito, lasciano pochi dubbi: quanto accaduto sarebbe stato provocato da forti esplosioni, e dunque da un atto di sabotaggio. Nel frattempo, mentre un'indagine preliminare effettuata dalla polzia danese è giunta alla medesima conclusione, il Cremlino ha definito "assurdi" i tentativi "di adattare le indagini sulle esplosioni di Nord Stream alle accuse contro la Russia".

Le immagini del Nord Stream

Le foto, girate con un drone sottomarino a 80 metri sotto la superficie del Mar Baltico, e pubblicate dal quotidiano svedese Expressen, mostrano gli effetti delle deflagrazioni avvenute tre settimane fa. Sul fondo del mare, inoltre, sono visibili le tracce di una fortissima esplosione. La parte di gasdotto Nord Stream fatta saltare sembrerebbe essere di almeno cinquanta metri. A detta degli esperti, soltanto una forza estrema sarebbe in grado di piegare un metallo così spesso nel modo in cui vediamo dal video.

Più nello specifico, gli operatori della compagnia norvegese Blueye Robotics hanno fotografato uno dei punti di rottura del gasdotto Nord Stream 1. Le foto sono state scattate a una profondità di 75-76 metri con una telecamera subacquea che ha rilevato il danneggiamento di un tubo scoppiato durante il possibile sabotaggio al gasdotto.

Nord Stream danni

Indagini in corso

La diffusione delle immagini è arrivata mentre la polizia danese ha fatto sapere che i danni subiti dai due gasdotti Nord Stream sono stati causati da "potenti esplosioni". L'ulteriore indagine sulle rotture del 26 settembre dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 nella zona economica esclusiva della Danimarca sarebbe gestita congiuntamente dalla polizia di Copenaghen e dal servizio di sicurezza e intelligence danese.

Anche l'emittente tedesca Ard, citando fonti del governo di Berlino, ha scritto che i danni provocati ai gasdotti si spiegano con un'esplosione. Gli investigatori tedeschi hanno esaminato fotografie scattate da un drone sottomarino della Bundeswehr presso il luogo del presunto sabotaggio dei gasdotti. Esperti di esplosivi e sommozzatori della polizia federale tedesca hanno lavorato per valutare e documentare l'entità del danno provocato.

La reazione di Mosca

Oltre alla Germania, Svezia, Danimarca e Stati Uniti stanno svolgendo indagini per accertare la dinamica dell'evento e le sue responsabilità. Berlino, Stoccolma e Copenaghen avrebbero dovuto compiere un'indagine congiunta. Tuttavia, la Svezia si è tirata indietro dopo aver espresso timori in merito alla condivisione di informazioni altamente riservate. Dopo di lei, si è ritirata anche la Danimarca.

Sul fronte russo, intanto, Mosca ha usato parole emblematiche.

"L'indagine sul sabotaggio al gasdotto Nord Stream a porte chiuse senza la Russia è deplorevole", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, parlando con i giornalisti, come riporta Tass, nel giorno in cui emergono le prime conclusioni delle indagini sulle esplosioni alle linee del gasdotto. Dal canto suo, la Russia continua a respingere ogni accusa di coinvolgimento in merito al presunto sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2.

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