La Nuova Zelanda vara contro il coronavirus i provvedimenti "più severi al mondo"

La stretta anti-coronavirus decisa dal governo Ardern durerà sedici giorni, con inevitabili conseguenze negative sull’economia del Paese

La Nuova Zelanda vara contro il coronavirus i provvedimenti "più severi al mondo"

Il governo della Nuova Zelanda ha appena deciso di introdurre delle restrizioni anti-coronavirus che, a detta del primo ministro Jacinda Ardern, sarebbero le “più dure al mondo”. La stretta decisa dalle autorità è entrata in vigore nella notte tra sabato e domenica scorsi, mentre il bilancio dei contagi nel Paese del Commonwealth registra appena sei casi di infezioni da Covid-19. Tali persone affette dal morbo sarebbero tutte rientrate in territorio neozelandese dopo precedenti viaggi all’estero e, di conseguenza, non vi sarebbe al momento nella nazione del Pacifico alcun focolaio interno.

Le restrizioni in questione, spiega Fox News citando il discorso pronunciato dalla Ardern ai media locali, consistono nella quarantena obbligatoria per chiunque, cittadino o straniero, entrerà da oggi in poi in Nuova Zelanda. Il periodo di isolamento precauzionale anti-coronavirus a carico di chi metterà piede nel Paese sarà di quattordici giorni.

L’imposizione appena decisa da Wellington, tuttavia, non si applicherà ai soggetti che varcheranno i confini neozelandesi provenendo da alcune piccole isole del Pacifico dove non sono stati accertati finora casi di Covid-19.

Il primo ministro laburista, sottolinea l’emittente Usa, ha giustificato la quarantena obbligatoria da poco in vigore rimarcando la gravità dell’emergenza sanitaria che, a poco a poco, sta interessando tutti i continenti: “Il governo ha deciso provvedimenti eccezionali e senza precedenti perché ci troviamo oggettivamente in una situazione senza precedenti”.

La Ardern ha in seguito rivendicato il merito di avere fatto entrare ultimamente in vigore nel Paese le restrizioni più severe al mondo, esortando contestualmente i suoi connazionali a “non importare” il coronavirus in patria, evitando quindi i viaggi all’estero non necessari.

Il premier, fa sapere Fox News, si è successivamente rivolto ai network locali affermando di essere consapevole delle pesanti conseguenze derivanti dall’applicazione delle medesime restrizioni: “Non abbiamo preso queste decisioni a cuor leggero. Sappiamo che tali misure causeranno problemi al settore dell’aviazione e siamo anche consapevoli che molti collegamenti aerei verranno ridotti o sospesi per un po’ di tempo”.

L’esecutivo di Wellington, prosegue l’organo di informazione a stelle e strisce, ha poi indicato, quale principale conseguenza dell’entrata in vigore delle pesanti restrizioni, la significativa contrazione degli

arrivi di turisti nella nazione insulare, con contraccolpi drammatici sull’economia neozelandese.

La stretta anti-coronavirus disposta dalla Ardern durerà, sottolinea l’emittente statunitense, sedici giorni.

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